Vincere per ripartire

Tommaso Lamesta *

Dopo 19 risultati utili consecutivi la Juventus ritorna ad assaporare il gusto amaro della sconfitta contro una perfetta Inter. Il big match di Milano è stato molto chiuso, deciso grazie ad un episodio a favore dei padroni di casa. Ritengo che il motivo di questa disfatta non sia da imputare a nessuno in particolare. L’abbiamo persa, meritatamente, poiché il gruppo non è ancora pronto a gestire la tensione di determinati palcoscenici. Non mi riferisco all’autogol di Gatti, ma a tutte quelle sottigliezze mancate che, invece, nella prima avventura di Allegri alla Juventus, non si verificavano in quanto avevamo a disposizione giocatori pronti, abituati già a giocare partite ad alta tensione come quella contro i nerazzurri. Questa è la dimostrazione che per vincere gli scontri diretti non servono solo cuore, testa e gambe, ma è fondamentale possedere l’esperienza che ti fornisce quel quid in più per andare oltre le difficoltà che si incontrano nei novanta minuti. Dopo l’autorete, la Juve ha avuto un blocco mentale e non ha dimostrato quello spirito da grande squadra per poter andare a recuperare il risultato. Senza dubbio, si poteva fare meglio sotto il punto di vista propositivo, tuttavia se Vlahović non avesse sbagliato quel controllo, forse, staremmo parlando di una partita terminata con un risultato diverso. Nonostante ciò, non voglio criticare questi fantastici ragazzi perché finora hanno svolto un fantastico lavoro. Concordo con il discorso in cui mister Allegri dice che dobbiamo continuare a fare il nostro percorso. Sono sicuro del fatto che con il lavoro, la determinazione e l’esperienza, anche questi ragazzi arriveranno a giocare partite di cartello nel modo in cui lo facevano le formazioni della Juve dei 9 scudetti di fila. Forse la serie di partite vinte aveva illuso noi tifosi (me compreso), però, la realtà dei fatti è che bisogna mettere nuovamente i piedi per terra e ricominciare a pedalare.

Sarà fondamentale, dunque, ritornare a conquistare i tre punti nel posticipo casalingo di lunedì sera contro una squadra ostica come l’Udinese. Bisogna vincere in modo netto per scacciare via dalla testa quei pensieri che poi possono tramutarsi in crisi. Infine, sta a noi tifosi non smettere di incitare la squadra. Sta noi tifosi non guastare l’alchimia che si è costruita durante questa stagione, altrimenti si creerebbe un clima ostile che gusterebbe solamente la coesione dell’ambiente. Andare contro contro il mister e alcuni giocatori in particolare non ha senso poiché, a mio avviso, stanno svolgendo un ottimo lavoro. Un blackout di due partite nel calcio, seppur nelle più importanti del campionato, può accadere. Fino alla fine.

* Tifoso Juventus

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