Massimo Ciccognani
Maurizio Sarri è tranquillo alla vigilia della sfida con l’Inter che vede favorita, ma con i suoi pronti a mettere il bastone tra le ruote ai nerazzurri. E sognare di vincere, non costa nulla. “I trofei danno sempre soddisfazione. C’è comunque una distinzione netta tra quelli che risolvono problemi economici per la società e quelli che non lo fanno”.
Nuova formula e niente supplementari. Sarri guarda oltre. “Se bastasse allenarsi per i rigori sarebbe tutto facile… Ci prepareremo, ma sinceramente è una cosa in cui credo poco. Io ho le mie idee sulla competizione, ma le motivazioni non mancano. Giochiamo contro una delle squadre più forti d’Europa, abbiamo il 25-30% di possibilità al massimo di andare in finale, ma dobbiamo giocarcele tutte. Firmare per il pari? Non firmerei nulla, non ho mai firmato neanche una cambiale in vita mia”.
Da migliorare lo score rispetto alla gara di campionato. Sarri attacca. “Abbiamo perso per due c…ate clamorose, non dobbiamo farne. La caratura dell’Inter permette loro di fare meno errori di noi”.
Formazione in alto mare per i soliti infortunati. “Zaccagni ha ancora dolore al piede, speriamo di recuperarlo per la partita, ma poi andrà fermato prima o poi. Castellanos è difficile. Si sono fermati anche Patric e Cataldi, ma per problemini che non preoccupano. Luis Alberto? È partito titolare solo 1 volta su 5 contro l’Inter? Mi verrebbe da dire che è casuale, ma forse c’è un motivo dietro, che però mi sfugge perché faccio le scelte partita per partita”.
Accanto a lui, Ciro Immobile, tirato come non mai. “Sentiamo l’importanza della sfida, sono praticamente due finali di fila. Siamo felici e orgogliosi del percorso che ci ha portato fino a qui, ce la vogliamo godere fino al massimo”.
Condizione migliorata, pronto per l’Inter. “Mi manca un po’ di ritmo partita. È stato importante quel quarto d’ora col Lecce, anche perché la squadra si è allenata poco a causa dei tanti impegni ravvicinati. Cercherò comunque di essere al massimo per questa partita”.
Da cambiare il finale rispetto alla gara di campionato. Ciro annuisce. “È stata poco tempo fa, devo dire che è stata un buon banco di prova. Abbiamo fatto 40 minuti di grande calcio, purtroppo senza riuscire a finalizzare. C’è sicuramente da migliorare in vista di domani”.
All’Arabia e al nuovo calcio, ha preferito il cuore, rimanendo alla Lazio. “Sicuramente è un campionato in grande crescita. Le strutture si sono rinnovate anche rispetto all’ultima volta che sono stato qui, nel 2019. Tutti hanno gli occhi sull’Arabia e credono che nel futuro ci sarà un grande campionato qui. Ci sono stati contatti con alcuni club in passato, ma non se n’è fatto nulla. Ho deciso di rimanere alla Lazio e continuare a lavorare sulla crescita del club. Milinkovic Savic? Ce lo siamo goduti tanto negli anni, è un grande campione, che ha fatto un pezzo di storia della Lazio. Ci è dispiaciuto quando è andato via, ma gli abbiamo augurato il meglio come giusto che sia”.