Augusto Riccardi
TORINO Il testa a testa continua. E la Juve scende in campo prima dell’Inter, domani sera alle 20.45 a Marassi contro il Genoa. Allegri è stato chiaro con i suoi. “Bisogna essere coscienti del tipo di partita che affronteremo: loro in casa hanno numeri importanti, sono aggressivi e giocano un buon calcio. Gilardino sta facendo un ottimo lavoro e in più incontreremo tre giovani cresciuti nella Juve come Dragusin, De Winter e Vogliacco. Sarà una partita molto diversa dalle ultime”.
Sul duello con l’Inter, con la Juve prima avversaria, Allegri fa spallucce. “All’inizio dell’estate credo che sarebbe stato difficile immaginare una classifica così. Noi siamo partiti con la consapevolezza dei nostri limiti, siamo diventati una squadra, ma ancora non basta. Bisogna rimanere con i piedi per terra, mantenere l’equilibrio, perché poi un risultato negativo può cambiare la visione del futuro. Dobbiamo pensare innanzitutto al Genoa, che sarà uno scoglio importante. Cercheremo di fare più punti possibili, ma il nostro obiettivo resta uno dei primi quattro posti. Loro sono i favoriti, sono stati costruiti per vincere il campionato. Lo hanno detto loro, lo ha confermato il presidente Zhang alla cena di Natale. Noi abbiamo un percorso diverso: ci sono giocatori che stanno facendo bene e di cui sono contento, ma dobbiamo ancora migliorare. Serve fare un passettino alla volta, il campionato è un percorso, serve equilibrio, serenità e capacità di gestire i momenti difficili. Mancano quattro partite alla fine del girone d’andata, poi faremo le valutazioni del caso”.
Tanto rispetto per il Grifone. “La trasferta di Genoa è insidiosa, qui abbiamo sempre faticato. Una volta non abbiamo fatto in tempo a scendere in campo ed eravamo già 3-0 per loro (Genoa-Juve 3-1 del novembre 2016, ndr). Poi hanno uno stadio che spinge e ti mette in difficoltà”.
Sulla formazione, come al solito, regala nulla. “Rabiot sta bene. Abbiamo deciso di fermare Kean che ha avuto un problema alla tibia. Lo abbiamo portato avanti un po’ nonostante il dolore. Starà fermo 3-4 settimane per risolvere il problema, gli altri sono tutti a disposizione tranne De Sciglio, che però potrebbe essere riaggregato alla squadra a inizio anno. Chiesa e Vlahovic? Sono molto contento degli attaccanti, Dusan ha fatto delle ottime partite sul piano tecnico, è anche in una buona condizione fisica e mentale anche se non ha segnato e ha sbagliato un rigore. Fortunatamente hanno fatto gol anche i centrocampisti e i difensori, ma l’importante è mantenere quell’atteggiamento: correre e mettere pressione agli avversari”.
Guai a parlare di sorpasso all’Inter a fine turno. “Le partite vanno vinte sul campo, non ci sono turni più facili o più difficili. Noi dobbiamo fare punti, tenere a distanza il quinto posto e rimanere nella nostra posizione”.
Poi, passaggio su Giorgio Chiellini. “Ci siamo sentiti dopo il suo addio al calcio. Ha fatto una carriera straordinaria, ha finito un pezzo della sua vita e ora inizia un nuovo capitolo. Credo abbia tutte le caratteristiche per ricoprire vari ruoli, sarà lui a scegliere. Dovrà rimettersi in discussione e lui lo può fare. Bonucci? Credo che voglia fare l’allenatore, gli auguro il meglio per quando deciderà di smettere”.
E in quanto al suo futuro… “Non sono assolutamente stanco. Io dirigente? La Juve ne ha di ottimi, quando la società è ben strutturata dà forza a tutto l’ambiente e qui è così da 100 anni. L’obiettivo principale è tornare a giocare la Champions, anche se avremmo dovuto giocarla anche quest’anno…”.
Genoa-Juve si gioca domani sera a Marassi con calcio d’inizio alle 20.45.