Verso Inter-Frosinone. Di Francesco: “Ci vuole sana incoscienza”

Nella foto: Eusebio Di Francesco (foto Gino Mancini)

Marco Grande

L’ultimo impegno prima della osta per le nazionali, è a Milano, con il Frosinone atteso alla partitissima contro l’Inter (domenica alle ore 20.45). Non proprio il migliore degli avversari per i ciociari, visto che i nerazzurri, ad oggi, rientrano tra le prime squadre in Europa. Del resto, sono i numeri a parlare e a fare della squadra di Inzaghi una vera e propria corazzata in questo campionato, miglior attacco e migliore difesa del campionato Per non parlare del rendimento europeo, laddove i vice campioni d’Europa hanno già strappato la qualificazione agli ottavi con due turni di anticipo. Ma Di Francesco, nonostante il valore degli avversari, tiene alta l’attenzione. “L’Inter è una corazzata – afferma il tecnico pescarese – e ciò che fa più paura è la loro consapevolezza, ma non voglio affatto sentir dire che il Frosinone ha nulla da perdere. Per questo dico sempre ai ragazzi che devono tapparsi le orecchie entrando nel tempio di San Siro. Prepareremo la partita con la nostra solita mentalità, ci servirà grande concentrazione e dobbiamo essere consapevoli che in campo ci sarà una gran differenza di valori”.

Di Francesco non vuol sentir parlare di pressione. “Il Frosinone non deve sentirla, è una delle gare che giocherà in uno stadio pieno e lo farà perché ha talento. E’ una partita in cui mettendo in campo quello che mette in allenamento potrà togliersi soddisfazioni, anche se è San Siro. Non mi piace il concetto che non abbiamo nulla da perdere, perché dobbiamo provare a portare a casa delle soddisfazioni. Andare a Milano partendo già battuti è un pensiero che non dobbiamo avere, poi il campo darà i suoi valori. Deve esserci, in gare di questo tipo, una sana incoscienza per pensare di fare risultato contro una squadra fortissima come l’Inter a San Siro. Lo dicono anche i giocatori stessi, è cresciuta la loro consapevolezza. Davanti a tanta consapevolezza dobbiamo metterci una sana incoscienza. Lo dico a tutti i ragazzi, lo ripeto a Matias Soulé che sta crescendo tanto e che può far bene anche a Milano e togliersi delle belle soddisfazioni”.

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