Ed eccola la partita madre di tutte le altre. C’è il derby della Capitale, con Lazio e Roma, che tornano sul sentiero di guerra. In palio non c’è solo il predominio cittadino, c’è molto di più, perché mai come stavolta l’accesso alla Champions League vale tantissimo in ottica futura. La Lazio l’ha ritrovata la scorsa stagione dopo una bellissima galoppata, alla Roma invece è sfuggita nella notte di Budapest, stoppata dal Siviglia ma anche dalle decisioni dell’arbitro Taylor che hanno privato i giallorossi di coppa e ingresso in Champions che hanno finito con il pesare come un macigno nell’econonia della stagione giallorossa. Storia passata, meglio guardare avanti. Ed ecco che il derby diventa fondamentale in questo avvio di stagione per capire le reali ambizionni dei due club.
Schermaglie verbali che sono già cominciate, tra Sarri e Mourinho che sanno fin troppo bene quantpo valga questo derby. In campionato la Lazio è reduce dalla sconfitta di Bologna, la Roma della vittoria all’ultimo respiro contro il Lecce. Roma settima, Lazio decima, due punti sotto i giallorossi con la zona Champions distante rispettivamente quattro e sei punti.
Ecco perchè diventa fondamentale questo derby con Sarri che ha cominciato a mettere le mani avanti in una sorta di alibi preventivo, quando in realtà la Lazio ha giocato di martedì, in casa, e la Roma di giovedì in trasferta a Praga. Anche in Spagna il Clàsico è stato giocato a ridosso degli impegni europei, e stessa cosa è accaduta a Manchester prima di United-City, eppure nessuno si è lamentato. E allora andiamo a giocare questo derby, dove la paura di perderlo potrebbe giocare brutti scherzi dxal punto di vista dello spettacolo. Che di sicuro non mancherà sugli spalti, con l’Olimpico sold out. Sarà il derby numero 181 considerando tutte le competizioni, mentre sarà la straciuttadina numero 159° in Serie A, con bilancio favorevole ai giallorossi che vantano 56 vittorie contro le 42 laziali, mentre i pareggi sono 60. La Lazio ha vinto gli ultimi due derby e punta a mettere insieme il terzo di fila, mentre Mourinho vuole assolutamente invertire la tendenza.
Sarri con il 4-3-3 e squadra sulla carta già dipinta, salvo sorprese. Casale torna disponibile, mentre sono out Zaccagni e Luis Alberto che però stanno stringendo oi denti sperando di tornare utili alla causa. Quindi, Provedel tra i pali, difesa a quattro con Lazzari, Patric, Romagnoli ed Hysaj. In mezzo Rovella, Guendouzi e Kamada, tridente offensivo affidato a Felipe Anderson, Immobile e Pedro.
Nella Roma indisponibili Pellegrini, Smalling oltre ad Abraham e Kumbulla. Mourinho deve cancellare la maledetta notte di Praga e si affida alle certezze. Atteggiamento 3-5-2: tra in pali torna Rui Patricio, quindi Mancini, Llorente e Ndicka nei tre dietro. Karsdorp ed El Shaarawy sugli esterni, con in mezzo Cristante, Paredes e Bove. Davanti la coppia Dybala-Lukaku. Scalpitano Aouar e Renato Sanches, occhio a Pellegrini che ha recuperato, come Zalewski ed entrambi possono tornare utili a partita in corso. Attesa per la sfida a distanza tra Ciro Immobile e Romelu Lukaku. Direzione di gara affidata a Davide Massa, calcio d’inizio all’Olimpico, alle ore 18. Fate il vostro gioco, il futuro non può attendere.