Paolo Dani
La Juve è tornata e a ragione è in piena corsa per lo scudetto. Lo ha certificato vincendo di forza nella San Siro rossonera, battendo il Milan nel primo scontro diretto della stagione. Decide Locatelli, un ex, che già, a parti invertite, aveva deciso un Milan-Juventus, sempre giocata il 22 ottobre ma del 2016, quando indossava la maglia rossonera. Tre punti pesantissimi per i bianconeri che salgono al terzo posto a -1 dal Milan e a-2 dalla capolista Inter.
Partita sbloccata nella ripresa, dopo un primo tempo con tante emozioni, ma senza gol. Milan e Juve non se le mandano a dire e se la giocano a viso aperto. La sagra delle occasioni la apre Giroud imbeccato da Leao, Szczesny ci mette una pezza. Il Milan gioca alto e la Juve trova spazi inaspettati in campo aperto. Ci prova Kostic da fuori, senza fortuna, poi occasione anche per Rabiot di poco a lato. Prima dell’intervallo, il Milan resta in dieci per il rosso diretto ai danni di Thiaw che cintura e manda a terra Kean lanciato a rete. Nella ripresa, nonostante l’uomo in meno, il Milan continua a mantenere alta l’attenzione con Leao che in paio di circostanze mette in difficoltà la retroguardia bianconera. Partita che non decolla, con la Juve che inserisce Vlahovic e Cambiaso per aumentare la pressione. E dal nulla, nasce il vantaggio bianconero. Lo firma l’ex Locatelli che raccoglie l’invito di Weah e scarica un destro, con leggera deviazione di Krunic che inganna Mirante: 1-0 Juve. Cambia l’inerzia della partita, con il Milan costretto adesso ad arrotare i bulloni mentre la Juve può controllare e ripartire in controgioco. E in pieno recupero, è Mirante a salvare il pieno con un’uscita a valanga su Vlahovic. Il Milan è stanco, la Juve rallenta e controlla, fino al triplice fischio di Mariani che dice che la Juve è tornata in piena corsa per lo scudetto.