Serie B. Il Frosinone frena ancora, Genoa a -4

Nella foto: il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

Marco Grande

Spettacolo, valanghe di gol e colpi di scena. Succede questo e non solo nella 31esima giornata di serie B, che riapre ufficialmente la lotta per il primo posto. Già, perché il Frosinone stecca l’esame del Curi, impattando 1-1 col Perugia. E pensare che la sfida parte addirittura in salita per la banda di Grosso dato che, verso l’ora, Casasola porta in vantaggio gli umbri. Sarà il solito Mulattieri, tuttavia, a regalare ai suoi quanto meno il pari, nel complesso comunque deludente. A Marassi, grazie ad una rete del solito Coda, nel primo tempo, il Genoa sconfigge per 1-0 l’irriconoscibile Reggina. Un successo, quello dei liguri, che consolida il secondo posto avvicinandosi, al tempo medesimo, alla vetta. Adesso distante appena quattro punti. Al momento, c’è il Bari a completare il podio della serie B. Al San Nicola, un secco 2-0 sul Benevento, maturato tutto nella ripresa (Antenucci, su rigore, e Folorunsho) porta i pugliesi a più uno sul Südtirol quarto. Che riprende la sfida in Sardegna, contro il Cagliari, solamente nel finale, laddove un rigore di Larrivey equilibra, per gli altoatesini, il vantaggio iniziale di Lapadula, per un 1-1 finale che accontenta nessuno.

Cade in preda all’emozione e perde in campo, il Pisa di D’Angelo, che al Marulla cede le armi al Cosenza: Nasti, per il definitivo 1-0, conduce i suoi al terzo successo di fila, che vale, momentaneamente, il sedicesimo posto, e quindi l’uscita dalle zone pericolose della classifica. Qualcosa di utopico, appena qualche settimana fa. Lo scontro playoff del Tardini tra Parma e Palermo finisce in gloria per i ducali: termina 2-1 per gli uomini di Pecchia. La apre Benedyczak, per i padroni di casa, alla mezz’ora, prima che Soleri pareggi, a fine primo tempo. Decisivo, nella ripresa, il centro di Coulibaly, che porta gli emiliani al settimo posto. In Veneto, Da Cunha illude il Como, agli albori, visto che il Venezia, a cavallo tra la fine del primo e l’inizio del secondo parziale, cala il tris con Candela, Milanese e Pohjanpalo. L’estasi dei padroni di casa viene soltanto contenuta quando, in extremis, Gabrielloni segna la rete del definitivo 3-2.

Tante marcature anche in Ascoli-Brescia. A spuntarla sono i marchigiani, che vincono 4-3 sui lombardi. Che però la sbloccano con Listowski, verso il 20esimo, prima di subire la rimonta dei padroni di casa, firmata Pedro Mendes e Forte. Poco oltre l’ora, Ayè segna il rigore del momentaneo 2-2. Nel recupero, succede l’impensabile: l’Ascoli mette ancora la freccia e sorpassa, grazie ad un rigore di Caligara e al centro di Marsura. Il Brescia ha ancora un sussulto di orgoglio con Bisoli, sebbene la sua rete valga solo per le statistiche, che ad oggi condannano i bresciani alla serie C. Lo stesso discorso che vige in casa Spal, che in Liguria non va oltre l’1-1 con la Ternana. Termina a reti bianche, infine, il posticipo domenicale Modena-Cittadella.

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