Spagna settebellezze: asfaltato il Costa Rica

Nella foto: l'esultanza di Marco Asensio (foto Imago/Image Sport)

Massimo Ciccognani

DOHA (Qatar) Gioca bene, diverte e si diverte. E’ la meravigliosa Spagna di Luis Enrique che inizia col botto il suo cammino mondiale. Sette a zero ad un piccolo Costa Rica, reso ancora più piccolo dalla monumentale grandezza della formazione spagnola. Un capolavoro, quello di Luis Enrique, il coraggio, non da oggi, di schierare ragazzini che da altre parti si sognano di esordire. Giovani di qualità e talento. Prendi Gavi, un faro che illumina a giorno il cielo di Doha. E un attacco che fa paura, Dani Olmo, Asensio, Fernan Torres, tutti a segno in un match dominato dall’alto di una superiorità tecnico tattica indiscutibile. 

Lucio ricomincia da tre

Tutto troppo facile per le Furie Rosse contro un Costa Rica mai in partita, vittima predestinata della squadra di Luis Enrique. La Spagna è una macchina da guerra, fraseggio nello stretto da paura, verticalizzazioni improvvise che tagliano in due la retroguardia del Costa Rica. Già all’intervallo partita in ghiaccio, con un rotondo 3-0 per effetto dei gol messi a segno da Dani Olmo, Asensio e Ferran Torres. La Spagna parte subito a testa bassa, Dani Olmo è un fulmine di guerra, sembra danzare sul prato di Doha, Asensio una scheggia impazzita che manda in tilt la retroguardia costaricense. Il vantaggio arriva dopo pochi giri di lancette: gran giocata di Gavi che serve nello spazio Dani Olmo che sotto misura fredda Keylor Navas. Il Costa Rica accusa il colpo e non riparte. La Spagna affonda, sente l’odore del sangue e picchia forte. Jordi Alba è ispirato, premia l’inserimento di Asensio, con il madridista che incrocia sul palo più lontano. Keylor Navas può solo intuire la traiettoria, ma nulla più: 2-0. E non è finita perché a ridosso della mezz’ora, arriva il terzo gol. Jordi Alba va giù in area, rigore ineccepibile che Fernan Torres trasforma di giustezza: 3-0 ed una media di un gol ogni dieci minuti per la Spagna, che continua a tenere il campo con autorità.

La chiudono Fernan Torres e Gavi

Continua a non esserci storia anche a inizio ripresa, con la Spagna che non forza le giocate per gestire il risultato. Che poi, ci si mette anche la squadra centroamericana che si fa male da sola: Fernan Torres approfitta di una indecisione di Navas e Oviedo e con un tocco morbido firma il 4-0. Poi lascia a il posto a Morata per l’ultima mezz’ora di gioco con la Spagna che continua a tenere palla, la fa girare con impressionante velocità mandando fuori tempo i centroamericani. Luis Enrique sorride, manda baci in tribuna, plaude ai suoi per l’ennesima prova maiuscola che la Spagna chiude definitivamente al tramonto del match con Gavi che firma il pokerissimo raccogliendo l’assist di Alvaro Morata. Finita? Manco per idea perché al minuto novanta, Soler con un piattone dal dischetto firma il 6-0 e in pieno recupero arriva il gol del 7-0 a firma di Alvaro Morata. E per stasera può bastare, sette gol, una prestazione maiuscola. Ne arriveranno di avversarie più corpose, ma questa Spagna ha tutto il diritto di sognare.

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