Germania kaput: il Giappone vince in rimonta

Nella foto: l'esultanza dei giocatori giapponesi (foto Imago/Image Sport)

Massimo Ciccognani

DOHA (Qatar) Incredibile, ma vero. Dopo l’Argentina, cade anche un’altra grande, la Germania, uccellata in rimonta dal Giappone.  Peggio il cammino dei tedeschi non poteva cominciare, quasi a rivedere gli spetri di Russia 2018. Al Khalifa International Stadium di Doha, succede tutto nella ripresa, dopo che la Germania domina i samurai, ma non abbastanza per mettere al sicuro il risultato. E nella ripresa, la sorpresa, che non è quella dell’uovo pasquale, ma di una cocente delusione che rimescola le carte nel girone. Vantaggio Gundogan su rigore, poi la ribaltano Ritsu Doan e Takuma Asano. Fine dei giochi. Bella e possibile, la Germania di Flick, tanto bello da specchiarsi come Narciso e non chiudere una partita che poteva essere archiaviata già alla fine della prima frazione. Poi, la ripresa, altra partita, perché i piccoli samurai, come nella storia, non muoiono mai e portano a casa un successo storico. Si complica invece il cammino della Germania che già domenica contro la Spagna potrebbe conoscere il proprio destino. 

Nella foto: I tedeschi si coprono le bocca in segno di protesta contro la Fifa (foto Imago/Image Sport )

La protesta tedesca

Il via al match è stato però segnato dalla protesta dei calciatori tedeschi. Il capitano Manuel Neuer ha scelto di non indossare la fascia “OneLove” vietata dalla Fifa per evitare l’ammonizione, preferendo la tradizionale “No Discrimination”.  Ma a sfoggiare la fascia, in tribuna d’onore accanto al presidente Infantino, è stata il ministro degli esteri, Nancy Faeser, mentre in campi i giocatori tedeschi, durante la foto ufficiale, hanno coperto le bocche con le mani, con la stessa Federcalcio tedesca che sui social ha espresso il suo dissenso: “Negarci la fascia vuol dire negarci una voce”.

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