Marco Grande
Vincere per mettere un piede agli ottavi. La sconfitta del Salisburgo con il Chelsea, gasa i Milan che a Zagabria schianta la Dinamo. Finisce 4-0 grazie ai gol di Gabbia, il primo in maglia rossonera, arrivato allo scadere del primo tempo, e nella ripresa di Leao, Giroud e l’autorete di Ljubicic. Il Milan l’ha dominata in lungo e in largo
Pioli non rinuncia al suo 4-2-3-1 con Tatarusanu tra i pali, mentre in difesa spazio ai centrali Kjaer e Gabbia e ai terzini Kalulu e Theo Hernandez. A centrocampo Bennacer e Tonali. Unica punta Giroud, supportato sulla trequarti da De Ketelaere, Leao e Rebic. Čačić risponde con il 3-1-4-2 con Livaković in porta e con Peric, Sutalo e Ristovski in difesa. Come collante tra difesa e centrocampo opera Mišić mentre i quattro che supportano le due punte Petkovic ed Oršić sono Ivanusec, Ljubicic, Ademi e Moharrami.
Dinamo in campo solo in avvio, pericolosi con Ljubicic, Moharrami, ed Ivanusec, prima di sparire dal campo. Cresce il Milan che trova il vantaggio prima dell’intervallo con Gabbia: Tonali mette in mezzo sugli sviluppi di calcio di punizione e il centrale di Busto Arsizio sbuca alle spalle dei centrali della Dinamo, insaccando di testa per il vantaggio rossonero: 1-0 e titoli di coda sui primi 45′ di gioco.
A inizio ripresa Leao trova il raddoppio. Coast to coast del portoghese che vince il rimpallo finale e deposita alle spalle di Livakovic. E di qui alla fine monologo rossonero: Tonali conquista un rigore trasformato da Giroud, poi l’autorete di Ljubicic che, nel tentativo di anticipare Giroud, manda alle spalle del suo portiere.
Il Milan dilaga, la Dinamo non ha più gamba e si salva dal tracollo grazie agli interventi di Livakovic. Finisce qui, con il trionfo rossonero ed il sorpasso al Salisburgo battuto in casa dal Chelsea. Basta un pari nell’ultimo turno contro gli austriaci a San Siro per brindare agli ottavi.