UCL. Inter, punto d’oro al Camp Nou

Nella foto: l'esultanza di Robin Gosens (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Armando De Paolis

A Barcellona è super Inter. I nerazzurri fanno 3-3 e restano saldi al secondo posto. Qualificazioni nelle mani dei nerazzurri. La partenza dei catalani è forte e l’Inter è costretta da subire a subire, tanto che Mkhitaryan salva sulla linea una conclusione a botta sicura di Lewandowski. Inter molto bassa, schierata a cinque dietro. Ma l’Inter è viva e lo dimostra a stretto giro quando Dzeko si gira bene in area ma centra in pieno la traversa. La partita si accende perché il Barcellona spinge e Onana è costretto ad un superlavoro. Prima vola su Dembelè, poi una presa difettosa dello stesso portiere nerazzurro su conclusione di Sergi Roberto, provoca qualche brivido, ma il portiere arriva primo sul pallone eludendo l’intervento di Lewandowski.  Poi tocca a Rafinha divorarsi in vantaggio, mentre Onana si esalta su Pedri. Il Barcellona spinge e alla fine trova il vantaggio: Rafinha ruba palla a Dimarco all’altezza della bandierina, a rimorchio c’è Sergi Roberto che mette al centro. Immobile la difesa nerazzurra, palla a Dembélé che a porta vuota firma il vantaggio catalano. Meritato per gli uomini di Xavi. Giusto il tempo di ricominciare che l’Inter trova la parità. Grande apertura di Bastoni per Barella che in area si gira, anticipa Gavi e fulmina alle spalle di Ter Stegen: 1-1. Il Barcellona accusa il colpo, l’Inter ci crede e in un paio di occasioni mette in difficoltà la retroguardia catalana con Calhanoglu, Skriniar e Dumfries che spreca un colossale controgioco. Meglio l’Inter in questa fase, galvanizzata dal gol del pari. Il Barcellona non riparte mai coi tempi giusti, l’Inter in controgioco è micidiale. Il vantaggio è questione di attimi e arriva puntuale con una giocata pazzesca del Toro Martinez che raccoglie un lancio al bacio di Calhanoglu, l’argentino stoppa e calcia di destro di prima intenzione, doppio palo e palla che finalmente finisce in rete. Ribaltata. Esulta Inzaghi, gli occhi spiritati e increduli di Xavi, mentre Dembélé è troppo egoista e spreca una ripartenza fulminea. La partita però si accende nel finale. Dembele commette un fallaccio su Darmian, prende il giallo ma poteva essere rosso. Il Barcellona spinge, il pubblico del Camp Nou soffia alle sue spalle. E arriva il pari, con Lewandowski, sinistro sporco toccato da Bastoni che spiazza Onana, ed è 2-2 quando alla fine ne mancano 8 più recupero. Il pari va bene all’Inter che però nell’arco della sfida del Camp Nou ha meritato qualcosa di più. E quel qualcosa arriva al tramonto del match con un controgioco micidiale, con Lautaro che trova Gosens, sinistro ed è di nuovo sorpasso. Finita? Manco per idea perché Lewandowski al secondo dei sei di recupero, trova il pari che però al Barcellona non basta perché l’Inter è a +3 sui catalani nella corsa agli ottavi. Asllani si divora il 4-3 nerazzurro, mentre il Barcellona spreca l’ultimo pallone della partita. Finisce qui, un punto d’oro per i nerazzurri

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