Massimo Ciccognani
Da smaltire in fretta la sconfitta contro l’Argentina nella Finalissima 2022, perché c’è da pensare alla Nations League. Quattro impegni ravvicinati, il doppio confronto con l’Inghilterra, Germania e Ungheria. Si comincia domani, dal Dall’Ara di Bologna dove gli azzurri sfidano i tedeschi di Hans Dieter Flick. Roberto Mancini guarda avanti. “La vittoria dell’Europeo fa parte di quelle magie che fanno parte di quei tornei lì, ora dobbiamo ripartire e tornare a quella magia. Contro l’Argentina abbiamo pagato la perdita di giocatori, uno dopo l’altro. Noi non eravamo un gruppo così enorme e gli infortuni ci hanno condizionato: l’Argentina stava meglio di noi, avevano giocatori più freschi e forse è la prima gara in tre anni e mezzo dove troviamo una squadra che ci ha messo sotto, anche se abbiamo commesso due errori sui gol nel primo tempo. Ci vuole tempo, non ci inventiamo i giocatori e sappiamo che ci sarà da soffrire abbastanza”.
Il ct tedesco è convinto che Mancini potrà riportare l’Italia nuovamente in alto. “Io sono fiducioso, ma il calcio è strano. Quando vinci tutti sono con te, quando perdi quasi tutti contro. E’ così”.
La realtà è che il Ct si ritrova con una squadra smembrata, pezzi persi per strada, ultimi Zaccagni e Lazzari. “Molti sono andati via, anche fisicamente avevano bisogno di recuperare e non erano nelle condizioni di giocare quattro partite. Avrei creato loro anche dei problemi per settembre, hanno bisogno di recuperare, hanno dato troppo in questi due anni e meritavano un po’ di recupero fisico. Zaccagni e Lazzari? Hanno sorpreso anche me, mi sembrava stessero bene, poi mi hanno detto di avere problemi e li abbiamo mandati a casa”.
Adesso impegni severissimi, soprattutto con Germania e Inghilterra. “Affrontiamo le due squadre più forti del momento, Germania e Inghilterra. Sono davvero tra le migliori: hanno grandi giocatori e noi cambiando molto ci prendiamo tanti rischi. Sono partite che, dovessero andare bene a livello di gioco, potrebbe essere un buon inizio. Abbiamo chiamato quelli che anche fisicamente ci stanno, diversi di loro giocano in Serie A da tempo, qualcuno no, ma sono nella condizione di poter giocare queste gare. Il filo conduttore è lo stesso: cercare giocatori con qualità, velocità, che non saranno come Verratti e Jorginho che giocavano in certe squadre e quindi ci vorrà un po’ più di tempo. Se riuscissimo a dare dei minuti a questi ragazzi che non hanno mai giocato in nazionale, e a vederli integrati bene, sarebbe meglio. Poi a marzo magari ritroviamo anche qualcuno di quelli che oggi non è disponibile”.
Da risolvere l’annoso problema del gol. “Questo ci preoccupa. Nel calcio per vincere devi fare gol e devi trovare attaccanti che in questo momento in Italia non ci sono. Se gli unici due sono ancora Belotti e Immobile, e l’unico che ha fatto gol in Serie A è Scamacca e non ha una gara a livello internazionale, ci preoccupa. La speranza è che chi è in B possa arrivare in Serie A velocemente, giocare e fare gol. La nostra speranza è questa”.
Si parte con Italia-Germania, una sfida che rievoca ricordi nella mente del Ct. “Per me Italia-Germania è la sfida del 1982, ero ragazzo ed ero nella lista dei 40 che potevano andare al Mondiale, nonostante fossi così giovane. Poi è chiaro c’è stata quella del 2006, ma per me come età il ricordo è quello. Domani non sarà facile. La cosa più importante sarà difendere bene e attaccare meglio. Affrontiamo una delle squadre più forti, con Brasile, Argentina, Francia… E’ tecnica, velocissima quando contrattacca, viene a fare pressing. Completa e matura al 100%, sarà tra le favorite per la vittoria del Mondiale in Qatar. Noi dobbiamo difendere tutti insieme e attaccare e pressare come fatto per tre anni e mezzo. Lo abbiamo fatto per tre anni e mezzo con giocatori che non sembravano in grado di poterlo fare, eppure l’hanno fatto. Ripartiamo da subito, il nuovo ciclo comincia proprio dalla Germania”.