Cristante rilancia l’Italia: “Con il lavoro torneremo protagonisti”

Nella foto: Bryan Cristante (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Massimo Ciccognani

C’è anche il centrocampista della Roma Bryan Cristante accanto al ct Mancini in vista della sfida alla Germania di domani a Bologna. Dalla vittoria all’Europeo alla mancata qualificazione al Mondiale, passando per la sberla contro l’Argentina. parola d’ordine, ripartire. “In questi 11 mesi c’è stata una grandissima delusione di mezzo, anche non volendo ce la siamo portata dietro nella gara con l’Argentina. Bisognerebbe sempre resettare dopo una gara così grande, ma non è sempre facile. La più grossa differenza è stata lì. Adesso abbiamo voglia di ripartire, sono partite difficili e lo sappiamo, ma sappiamo anche di essere un’ottima squadra. Qui lavoriamo sempre al 100%, al massimo, dobbiamo solo ritrovare quella chimica che ci aveva contraddistinto, tutto lì. Cambiare il modo di giocare? Credo sia possibile un po’ di tutto, abbiamo giocatori forti e non siamo gli ultimi arrivati. Dipenderà da come il mister deciderà di impostare le varie partite, possiamo essere un po’ più fisici o continuare a giocare in maniera tecnica. E’ un percorso, ci lavoriamo per arrivare al prossimo Europeo nel modo migliore possibile”. 

Cristante è reduce da un’ottima stagione in giallorosso e può dare molto anche in azzurro. “Quest’anno penso di aver fatto un’ottima stagione, giocare certe partite all’Europeo ti dà un’autostima maggiore che poi ti aiuta durante il campionato. Le partite europee alzano l’asticella, più se ne hanno nelle gambe più il livello di un giocatore cresce”.

Domani la Germania. “Sono fortissimi. Dobbiamo disputare una grande partita, è l’unica soluzione contro una squadra così forte. Dobbiamo iniziare questo nuovo percorso, dobbiamo ripartire da lì. La magia arriva col duro lavoro e con le vittorie, non ci sono altre soluzioni. Abbiamo tanto tempo per arrivare alla prossima importante competizione, ripartiamo dalla Nations League e dobbiamo fin da subito lavorare forte per poi mettere in campo tutto ciò che proviamo a Coverciano. Solo così possono tornare le vittorie che aiutano sempre a stare meglio. Come dicevamo durante tutto il percorso dell’Europeo, la forza è avere più di 11 titolari. Per una nazionale che si ritrova poche volte l’anno è importante avere più di 11 titolari, servono 18 titolari che possono dare il contributo massimo per questa nazionale. Dove mi piacerebbe giocare? Ho la fortuna di poter fare entrambe le cose. Tra mezzala, doppio play o play, mi trovo bene in tutte le zone del centrocampo. E’ limitativo dire voler fare questo o quello. Qui in Nazionale ho giocato sempre in una posizione più avanzata, l’ultima con la Turchia ho giocato un po’ più indietro. Basta che sia a centrocampo, posso giocare in entrambe le posizioni”. 

L’ultima sulla Roma. “Dobbiamo fare uno step successivo, siamo in Europa League e dobbiamo puntare ad arrivare in fondo anche in questa competizione. In campionato ci siamo giocati il quarto posto fino a un certo punto e il prossimo anno vogliamo assolutamente rientrare tra le prime quattro. Poi le stagioni sono lunghe, quest’anno abbiamo giocato 55 gare e servirà una rosa molto ampia per giocare al massimo entrambe le competizioni. Ma l’obiettivo iniziale deve essere quello”.