Il Napoli perde l’attimo: la Fiorentina passa al “Maradona”

Nella foto: l'esultanza di Nico Gonzalez (foto Image Sport)

Francesco Raiola

NAPOLI Sempre la Fiorentina che si conferma bestia nera del Napoli e come nel 2018 affievolisce i sogni tricolori del pubblico napoletano. La Viola espugna il Maradona per 3-2 grazie al gol nel primo tempo di Gonzalez, pareggio nella ripresa di Mertens che dà coraggio agli azzurri, ma Ikonè e Cabral puniscono Ospina. A nulla serve il gol di Osimhen. Atmosfera da brividi al Diego Maradona tutto esaurito per la prima volta dopo la pandemia. Conferme per i due tecnici con Spalletti che recupera il febbricitante Rrhamani con Zielinski al posto di Anguissa squalificato e Politano preferito a Lozano nel tridente. Italiano senza Bonaventura e Odriozola, conferma Cabral al centro dell’attacco per Piatek con Saponara e Gonzalez, mentre al posto di Torreira, chance per Amrabat. Match che vede subito gli azzurri aggressivi spinti dal Maradona che ribolle: subito occasioni per Osimhen impreciso di testa, forse in fuorigioco e poi per Insigne che ci prova con un pallonetto troppo lezioso. Ammonito subito Milenkovic per fallo su Lobotka. Annullato per fuorigioco dopo dieci minuti gol ad Osimhen per offside su assist di Zielinski. Si fa vedere amche la Fiorentina poco dopo con Biraghi che dalla sinistra impegna Ospina in angolo. Momento favorevole per i viola con gli azzurri che abbassano i ritmi dopo il forcing iniziale e la squadra di Italiano trova il vantaggio alla mezz’ora con Gonzalez che ribadisce in rete su azione di contropiede nell’area piccola dopo una respinta ravvicinata di Rrhamani. Azzurri che protestano per un fallo di Cabral su Koulibaly che la VAR non punisce. Napoli che subisce il contraccolpo ma sfiora subito il pareggio con Mario Rui che beffa Venuti ma conclude alto sulla traversa. Confuso finale di tempo con gli azzurri scossi dal gol e con Osimhen troppo solo a lottare contro Igor e Milenkovic. Primo cambio subito per Spalletti che gioca la carta Lozano per Politano. Ripresa rabbiosa con gli azzurri che provano subito assedio con Insigne che sfiora la rete su punizione. Dopo dieci minuti subito dentro Mertens al posto di un Fabiàn Ruiz in ombra con Spalletti che prova il 4-2-3-1. L’impatto di Ciro è devastante e il Napoli trova subito il pareggio con Osimhen involato in velocità sul filo del fuorigioco trova Mertens che dal limite con un colpo di biliardo supera Terracciano e fa esplodere il Maradona. Forze fresche per Italiano che toglie Saponara e Dunca e inserisce Ikonè e Maleh. Il cambio ha effetto immediato anche per la Fiorentina con Ikonè che subito riporta avanti la formazione ospite con un diagonale forte e preciso dalla destra. Cinica la squadra di Italiano con due tiri e due gol. Come une legge al terzo tiro della Fiorentina arriva il terzo gol che gela il Maradona con Cabral servito sulla sinistra approfitta di uno svarione di Lobotka che scivola e a giro supera Ospina incolpevole su tutti i tre gol. Dieci minuti per Elmas e Demme al posto di Insigne e Lobotka. Reazione di orgoglio del Napoli che ci crede ancora e riapre la partita a cinque dalla fine con Mario Rui che trova Osimhen che a volo stoppa e supera di potenza Terracciano. Ultimi cambi per i due tecnici con la Fiorentina che inserisce Quarta, Kokorin e Callejon  per Igor, Cabral e Gonzalez, mentre entra nel Napoli Ghoulam per Mario Rui. Cinque di recupero concessi da Mariani dove si gioca pochissimo. Brutto stop del Napoli che non riesce a dare seguito alla bella vittoria di Bergamo e non riesce a regalare una gioia importante al suo pubblico che si aspettava i tre punti. Prestazione eccezionale della Fiorentina che trova motivazioni europee e si lancia all’assalto della zona alta della classifica con Saponara e Amrabat migliori in campo. Azzurri che stasera dovranno tifare Torino contro il Milan in attesa della sfida di Pasquetta contro la Roma.