Verso Qatar 2022. Verratti: “Dobbiamo vincere, non possiamo permetterci di andare fuori”

Nella foto: Marco Verratti (foto Salvatore Fornelli)

Massimo Ciccognani

FIRENZE Appena due giorni alla sfida del “Barbara” contro la Macedonia del Nord, primo spareggio per Qatar2002, con la vincente che andrà ad affrontare chi avrà la meglio tra Portogallo e Turchia. Italia in ritiro a Coverciano, concentratissima sul match di Palermo. In conferenza, nell’aula Magna Giovanni Ferrari, il centrocampista azzurro e del Psg, Marco Verratti. “Bisogna essere fiduciosi, pensare al campo. Giovedì sarà una gara importante, contro una squadra che ha meritato di essere qui. Come fatto durante l’Europeo, dobbiamo andare lontano con l’entusiasmo e con la voglia”. 

Sull’indifferenza nei confronti della Nazionale, Verratti guarda avanti. “Ognuno di noi ha delle storie diverse con le squadre di club, poi qui dobbiamo dare tutto. Con la Nazionale siamo sempre riusciti ad andare avanti. Per la Serie A come per altri campionati rinviare le partite era molto difficile, si gioca di continuo e può essere un problema. Anche fossimo stati tutti ai quarti di Champions qui in Nazionale si sarebbe stata la stessa situazione”. 

La prematura uscita del Psg dalla Champions, brutto contraccolpo sia per Verratti che per l’altro azzurtro Donnarumma. “C’è dispiacere per questa eliminazione, avevamo obiettivi diversi. Sulla seconda domanda dico che nessuno ne ha parlato, siamo concentrati solo su queste due partite. Tutti vogliamo giocare questo Mondiale, dobbiamo fare di tutto. Donnarumma non è giù di orale, è dispiaciuto per l’errore contro il Real Madrid, ma Gigio è un ragazzo speciale. Il giorno dopo era già al lavoro con entusiasmo. Non ci dimentichiamo di ciò che ha fatto durante l’Europeo, lui è uno dei migliori portieri al mondo. L’entusiasmo è lo stesso, sia per noi che per quelli della Jiuve eliminati anche loro in Champions. Quando attraversi la porta di Coverciano ti dimentichi ciò che è accaduto prima, le sconfitte con i club, e torna alla mente quanto abbiamo fatto questa estate. Siamo tornati a parlare della vittoria dell’Europeo, è diverso”. 

Solo cinque giorni tra una partita e l’altra. Per Verratti nessun problema. “Penso possano bastare. Anche avessimo giocato il giorno dopo, tutti si sarebbero detti pronti. Ognuno vuole giocare due partite per aiutare questa squadra a raggiungere il suo obiettivo”. 

Il rischio è la possibilità di non giocare il secondo mondiale di fila. “Siamo abituati a giocare con questa pressione, è un momento importantissimo per noi, lo sappiamo, non possiamo permetterci di essere fuori dal Mondiale, ma l’unica cosa che conosco è lavorare, dare il massimo e fare tutto ciò che c’è da fare. Anche gli altri faranno la partita della vita, noi dovremo fare lo stesso e alla fine si faranno i conti”. 

Il ricordo, è ala maledetta eliminazione contro la Svezia. “Nel calcio come nella vita i momenti difficili restano sempre. Il calcio poi è fatto anche di piccoli dettagli, non è sempre uguale. Bisogna accettare di ritrovarsi in queste situazioni: poi le sconfitte come le vittorie resteranno sempre, bisogna sempre andare oltre. Sono sicuro che faremo due grandi partite e che faremo il massimo”. 

L’Europeo vinto non ha però affievolito la voglia di ripetersi. “In noi c’è consapevolezza e fiducia, abbiamo vinto qualcosa di straordinario giocando con allegria ed entusiasmo. Ancora oggi si parla di quella vittoria lì e per questo abbiamo una forza in più. Molti ci temono, al PSG ci sono molti portoghesi e me l’hanno detto. Sono sicuro che anche gli altri ci temano per quanto fatto e per ciò che siamo. Credo abbiamo tante possibilità di passare il turno”. 

C’è la Macedonia del Nord e non sarà avversario facile. “La Nord Macedonia è una squadra che difende molto bassa, bisognerà fare attenzione alle loro ripartenze. Al contempo, dobbiamo trovare gli spazi giusti per metterli in difficoltà. Ne stiamo parlando e ci stiamo lavorando con Mancini, ci attende una grande partita. Questa partita va affrontata con la grinta e la determinazione giusta, sappiamo l’importanza di questa gara. Mancini? Sì, è venuto Parigi, a cena con me e Donnarumma”. 

Per gli azzurri conta solo il Piano A, perché rispetto alla Svezia oggi è un’altra storia. “E’ cambiato il gruppo e l’allenatore. Mancini ci ha presi che eravamo distrutti e ci ha portati a vincere l’Europeo. Ha fatto un grande lavoro sulla nostra testa. Ora siamo un’altra squadra, con un’altra consapevolezza. E vogliamo fare di tutto per andare in Qatar. Vincere per noi e per Mancini. Siamo sulla stessa barca”.

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