All’Olimpico è Roma capoccia: 3-0 alla Lazio

Nella foto: l'esultanza di Tammy Abraham (FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Massimo Ciccognani

Il derby è giallorosso. Lo vince nettamente la Roma che travolge una piccola Lazio. All’Olimpico finisce 3-0. Tutto nel primo tempo, con doppietta di Abraham e personale su punizione al bacio di Pellegrini. Lazio non pervenuta. Roma che sale solitaria al quinto posto. L’ha vinta Mourinho, con le scelte al momento del via. Il resto lo ha fatto una Roma che in campo ha sbagliato nulla.

Le scelte di Mourinho e Sarri

Mourinho affida il derby ad Abraham, c’è Zalewski, mentre Zaniolo parte dalla panchina. Tridente offensivo pesante per Maurizio Sarri. Roma con il 3-4-2-1: Mancini, Smalling e Ibanez nei tre dietro davanti a Rui Patricio. Karsdorp e Zalewski sono gli esterni di centrocampo, Oliveira e Cristante internedi. Pellegrini e Mkhitaryan a supporto di Abraham. Solito 4-3-3 per Sarri: tra i pali c’è Strakosha, quindi Hysaj, Luiz Felipe, Acerbi e Marusic dietro. In mezzo Milinkovic-Savic, Leiva e Luis Alberto ed infine tridente offensivo affidato a Felipe Anderson, Immobile e l’ex Pedro. Arbitra Irrati in un Olimpico sold out nel limite del 75% della capienza imposto dalle disposizioni anti Covid.

Primo tempo senza storia: doppio Abraham e Pellegrini, Roma sul 3-0

Un primo tempo così, neppure nella migliore delle favore romaniste. Tre a zero all’intervallo, dominio assoluto, una traversa e altre tre ghiotte palle gol. La tattica dello Special One premia una Roma Special, con un mattatore in assoluto, Tammy Abraham. L’inglese firma due gol, va sui tutti i palloni e da solo manda in affanno la retroguardia biancoceleste. Tattica indovinata da Mourinho, che mette un uomo in più in mezzo al campo, e la domina fin dal primo fraseggio. Vantaggio dopo appena 56 secondi: la traversa ferma quello che sarebbe un gol pazzesco di Lorenzo Pellegrini, ma l’inglese è stato il primo ad andare sul pallone per appoggiarlo in rete di coscia. La Lazio accusa il colpo, la Roma continua a spingere e dopo un paio di occasioni non monetizzate, ecco il raddoppio. Cross di Karsdorp dalla destra, perfetta la correzione al volo in mezza girata dell’inglese: 2-0 e la Lazio che crolla anche psicologicamente. Zalewski e Pellegrini incantano, in mezzo la Roma ne ha sempre di più, Mlhitaryan è ispirato, Cristante e Oliveira danno ulteriore qualità alla manovra. E proprio il capitano chiude un primo tempo stellare dei giallorossi con una pennellata su punizione che va a baciare l’incrocio e finisce alle spalle di Strakosha: 3-0. La Roma continua a spingere e solo la traversa nega a Mkhitaryan il poker. Lazio impalpabile. Mourinho infuriato con i tifosi, invitandoli a rimandare ad altro momento gli “olè”. La partita non è finita.

Giallorossi in scioltezza

Sarri richiama Hysaj per inserire Lazzari per cercare più spinta sugli esterni. Dentro anche Cataldi e Romero, fuori Leiva e Felipe Anderson. La Lazio ci prova ma non sfonda. E’ invece la Roma a sfiorare il poker con Abraham che va oltre le linee biancocelesti, controlla un difficile pallone lanciato da Cristante, ma solo davanti a Strakosha, manda incredibilmente alto. Meno di venti alla fine, cambia anche Mourinho: dentro Viña per Zalewski che esce tra l’ovazione dell’Olimpico. Poi fuori Oliveira per far posto a Veretout. Infine tocca a Bove entrare a pochi minuti dalla fine al posto di Pellegrini. Anche per lui ovazione dell’Olimpico giallorosso. E poi solo accademia fino alla fine, con la Roma che controlla senza troppi affanni e porta a casa tre punti d’oro che valgono il quinto posto. Lazio non pervenuta, contro una Roma devastante, cinica e pratica.

Nella foto: il primo gol di Abraham ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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