Domani il derby. Sarri: “Evento unico, i tifosi ci tengono”

Nella foto: Maurizio Sarri (FOTO DI SALVATORE FORNELLI)

Guglielmo Guidi

Arriva il derby della Capitale che rappresenta uno scontro diretto per l’Europa. Ne è consapevole anche Sarri. “Il derby è il derby, non c’è alcun retropensiero. È una partita a sé. Va presa come evento unico, non bisogna pensare alla classifica e al resto. Le squadre saranno al massimo, con le motivazioni più alte. A volte è meglio essere inconsapevoli, ma è chiaro che più sei in un posto e più diventi consapevole dell’importanza di alcune cose. So quanto i tifosi ci tengano”.

Lui e Mourinho scaldano il derby, ma per Sarri contano solo le squadre. “Non ho alcuna rivalità con lui. Domani giocano Lazio contro Roma, non dobbiamo sentirci più importanti delle squadre. Ci ho parlato un paio di volte, mi ha fatto una buona impressione come uomo. La battuta delle sigarette? È arrivato tardi. Ho smesso di fumare da diversi giorni, poi magari ricomincio”.

A Formello si è rivisto il presidente Lotito. “L’ho visto solamente ieri, non ha parlato alla squadra. Era qui per altre cose. Non so se stasera cenerà con noi, ma ci lascia molto tranquilli. Interviene quando deve intervenire e secondo lui questo non è il momento”.

Roma d’attesa o spregiudicata? “Questo è difficile da prevedere, credo che entrambe le squadre non faranno calcoli, come all’andata. Noi in difficoltà dal punto di vista emotivo? Non credo, negli ultimi mesi la squadra è stata più continua, voglio sperare che sia un percorso in essere e non qualcosa di occasionale”.

Sulla formazione si tiene tutto dentro, compreso il ballottaggio tra Hysaj e Lazzari. “Dobbiamo capire la strategia che adotteremo. Se sparare tutto subito faremo una scelta, altrimenti ne faremo un’altra”.

Recuperato Acerbi, troppo spesso fischiato. “Faccio fatica a capire la polemica nei suoi confronti. Un gesto non può inclinare la considerazione nei confronti di un ragazzo che per anni si è comportato in maniera esemplare. Sta dando tutto, in allenamento e in partita. Spero che lo capiranno: sostenere Acerbi significa aiutare anche la squadra, cosa che hanno sempre fatto”.