Il Milan frena a Salerno. E domani l’Inter può tornare in vetta

Nella foto: l'esultanza di Federico Bonazzoli (foto Imago/Image Sport)

Mai dire facile. Chiedere alla capolista Milan che all’Arechi dopo una manciata di minuti sembrava poter dilagare. E invece la Salernitana, con cuore e coraggio, ed anche buone trame di gioco, è riuscita a rimetterla in sesto nel corso della prima frazione e a portarsi in vantaggio clamorosamente. Nel finale il Milan l’ha ripresa, ma senza sfondare. Pronti e via, e subito Salernitana d’assalto, ma al primo affondo, il Milan passa. Theo spinta bene sulla corsia di sinistra e mette in mezzo per Messias che a rimorchio si fa trovare pronto all’appuntamento con il pallone e non ha difficoltà a metterla dentro: 1-0 dopo appena cinque minuti di gioco. Ma la Salernitana non ci sta a recitare il ruolo di vittima da sacrificare sull’altare della capolista e comincia a prendere campo anche se è il Milan ad avere l’occasione del raddoppio con il calcio piazzato di Bennacer sul quale si esalta Sepe. Nicola perde Radovanovic, ma all’improvviso la partita gira. Come detto, la Salernitana prende campo e gioca niente male, Tonali non è al meglio, Leao non è ispirato e davanti di palloni da giocare non ne arrivano poi così tanti. Vecchio, ma non troppo, Ribery prende per mano i granata, e da un suo strappo arriva l’azione che porta al pareggio. Mazzocchi va via sulla fascia destra, Maignan ha un’uscita difettosa, travolge Tomori e Djuric, ma la palla finisce sui piede di Federico Bonazzoli che in mezza girata la mette dentro, nonostante il tentativo di Theo sulla linea di porta. Senza verve la reazione rossonero: all’intervallo è 1-1. 

Nella ripresa il Milan prova a forzare i tempi alla ricerca del nuovo vantaggio. Si muove bene, Giroud ci prova in due distinte occasioni, ma senza gloria. Ma è la Salernitana a sfiorare il colpo grosso, con un’altra uscita avventata di Maignan che regala palla a Bonazzoli che prova la rabona. Capisce tutto Romagnoli che salva a porta vuota. Ma la Salernitana ci crede, insiste, fa girare palla con velocità, va alla ricerca dello spazio. Mazzocchi va via a destra e la mette in mezzo di giustezza con Djuric che anticipa nettamente Tomori e di testa infila Maignan: 2-1 Salernitana a quindici dalla fine. Ed esplode l’Arechi. Il Milan è scosso nell’orgoglio e a stretto giro ritrova la parità. Giroud in area fa da sponda per Rebic, lasciato colpevolmente solo, che ha tutto il tempo per controllare e scaricare sul primo palo con Sepe che neppure abbozza l’intervento: 2-2. E finale tutto da scrivere. Giroud si coordina bene ma manda alto di testa. Il Milan attacca ventre a terra, Salernitana che si difende col coltello tra i denti. Quattro di recupero, col Milan a cercare lo sfondamento, ma il muro granata regge. Finisce 2-2. Un punto d’orgoglio per i campani, che restano ultimi, ma con la volontà di provarci fino alla fine. Per i rossoneri, occasione persa per blindare il primato. E domani l’Inter può tornare in vetta. 

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