Cambiare marcia per non affogare nell’anonimato

Stefano Sale *

L’ennesima occasione per salvare un campionato. Gettare tutto alle ortiche è una prerogativa di questa squadra, ormai alle prese con una sorta di autolesionismo benchè del tutto involontario. Come in altre circostanze – vedi Juventus, Sampdoria e Genoa – la Roma si perde sempre quando c’è da fare quello scatto in avanti, sapendo che vincendo saresti in corsa per l’obiettivo quarto posto.  Succede con la Samp subito dopo la grande vittoria a Bergamo, per poi ripetersi contro l’altra squadra rossoblù genovese, due scialbi pareggi con due quadre con grandi problemi di risultati e di classifica.  Ma soprattutto, la sconfitta con la Juve, quei 7 minuti di follìa sul 3-1 dopo aver dominato per 83 minuti. Per non parlare dei torti arbitrali e di 6-7 punti sottratti ingiustamente. 
Psicologicamente tutto questo ha tolto anche certezze, convinzione ed ambizione. Una squadra bipolare ora lontano da essere una vera squadra. Col Sassuolo era un’altra occasione per ricominciare a rimettersi in gioco. Il pareggio trovato in extremis serve più per non sprofondare mentalmente che per il punto ritrovato per miracolo. Teoricamente ci sono ancora tante partite e punti a disposizione per sperare, ma la sensazione è che le troppe distrazioni e nefandezze varie non spariranno così facilmente. Il tasso tecnico qualitativo è fortemente in discussione, a parte qualche elemento. Col Verona sarà complicato così come lo è stato con altre squadre molto più inferiori. Servirà altro per tornare alla vittoria, a partire da Capitan Pellegrini, uno dei peggiori in assoluto in Emilia contro i neroverdi. Poi arriveranno gli impegni chiave contro l’Atalanta e il derby. Tutti i nodi al pettine. La resa dei conti. Pensare alla Conference League come reale obiettivo adesso ci può stare, ma sempre sulla carta e solo se si cambia marcia. Ci sono squadre ben attrezzate. Vedremo l’urna cosa ci riserverà. Sempre Forza Roma.

*Roma Club Dublino, tifoso Roma

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