Innesti giusti e la mano di Josè per tornare vincenti

Stefano Sale *

Sono bastati due buoni innesti a gennaio per vedere già una sostanziale differenza. La vittoria di Empoli è la riprova che questa squadra può sperare di fare quel benedetto salto in avanti. Ma per diventare finalmente competitiva servirà innanzitutto dare retta a Josè Mourinho. Quella mentalità giusta che il tecnico cerca disperatamente di portare a questa squadra. Qualcosa già si vede con Sergio Oliveira, piglio da leader, uno che appena arrivato non ha esitato a prendersi subito certe responsabilità. Ma anche Maitland-Niles, subito adattato in più ruoli, molto sicuro e senza timore. La squadra ne aveva proprio bisogno. È l’inizio di un processo di crescita che porterà ad ulteriori cambiamenti. Il secondo tempo di Empoli è l’altra riprova che c’è ancora molto lavoro da fare. Partiranno altri giocatori come Carles Perez e Diawara, dopo Mayoral e Villar, senza contare gli esodati Fazio, Santon e chi è ancora li ai margini.  Da queste cessioni, unite a quelle di Pau Lopez, Olsen, Under e forse Kluivert si potrebbe ricavare un tesoretto da 50m. Soldi che potrebbero essere investiti subito o a giugno. L’obiettivo primario è il famoso centrocampista-regista. Un metronomo a dettare i tempi davanti alla difesa. L’impressione è che Xhaka fosse il giocatore prescelto da Mourinho. Lo svizzero dell’Arsenal è un mastino, molto propositivo, con carisma e personalità ma con un neo, è molto lento. All’Arsenal non è più una colonna ed è prendibile con circa 15 milioni. L’opzione Kamara invece è meno credibile, è molto più giovane ma anche molto più costoso, e la Roma avrebbe tanta concorrenza da battere, se non fosse per il buon rapporto col Marsiglia e gli affari con Lopez e Under. La terza opzione potrebbe essere un giocatore ancora non uscito dal mazzo del calciomercato, visto che Pinto predilige  trattative fuori dai riflettori. Alla fine crediamo che decida Mourinho, in base al budget, cosi come quello che succederà in estate, con l’inizio della seconda fase della rivoluzione culturale targata Josè. In vista di quello che succederà da adesso fino a lunedi, con la chiusura del mercato di riparazione, l’attenzione poi si sposterà alla partita contro il Genoa. Obiettivo tre punti e non chiedermi niente. Cosi anche per le prossime partite contro Verona e Sassuolo.  Fare un filotto di vittorie sarebbe l’inizio di un nuovo girone di ritorno, per sognare ancora. Forza Roma.

*Roma Club Dublino, tifoso Roma

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