Europa League. Lazio a Mosca. Sarri: “Non penso al Napoli, ma questo calendario è mortificante”

Nella foto: Sarri (Foto Gino Mancini)

Guglielmo Guidi

Domani impegno esterno per la Lazio impegnata a Mosca contro la Lokomotiv che ha appena cambiato allenatore e sembra più motivata. “Dopo il cambio di allenatore mi sembrano una squadra diversa – ammette Sarri -. Stanno facendo prestazioni di livello superiori. Mi aspetto una gara difficile, noi abbiamo bisogno di passare attraverso questa partita per andare avanti in Europa. Non può essere una gara semplice. Entrambi abbiamo bisogno di punti”. 

Sarri non pensa al Napoli. “Noi dobbiamo disinteressarci di tutto il resto. Pensiamo partita dopo partita. Se facciamo calcoli ci si ingarbuglia tutto. Se pensiamo che tra 72 ore dobbiamo giocare in trasferta possiamo sbagliare. Non mi piace essere troppo condizionato sennò le condizioni entrambe”. 

Per Sarri innegabile che qualche problema l’Europa League lo crei. “Per noi è una problematica non da niente. Andare in giro il giovedì per l’Europa e giocare dopo 60 o 70 ore è un problema. E lo è per tutti, non solo per noi. Andremo lì a giocarcela com’è giusto che sia. Non possiamo andare in giro per l’Europa e non cercare la qualificazione. Se mi chiedi se l’Europa fatta così è un problema, ti dico di sì. Il calendario messo in questo modo è complicato e porta a un deterioramento della qualità della partite. Ci sono infortuni e tutto: mi meraviglio che la loro associazione stia zitta. Hanno lottato per le vacanze di Natale e non questo”. 

Il Napoli gioca oggi e fa tutta la differenza del mondo secondo il tecnico della Lazio. “Un giorno su tre è il 33%, è tanta roba. Ma il calendario e questo e le regole UEFA hanno portato a questo scenario. Intanto però pensiamo a domani sera, poi vedremo per la prossima”.

La stanchezza l’avversario peggiore. “Dobbiamo andare avanti partita dopo partita, se facciamo troppi calcoli diventa tutto più difficile. Se dopo 72 ore devi giocare in trasferta a Napoli e ci pensi, poi puoi fare scelte condizionate. Vedremo come usciremo dalla partita di domani, poi penseremo a quella con il Napoli. Al di là di quanto giocano, per i giocatori conta il momento che attraversano. Quelli che vanno in nazionale stanno avendo un minutaggio superiore, noi ne abbiamo due-tre che hanno tantissimi minuti. Alcuni di questi stanno reggendo bene: finché non danno segnali di cedimento. Poi chiaramente a un certo punto della stagione il conto si presenterà per tutti. Immobile? Sta piuttosto bene. Ha fatto il primo e il secondo allenamento dicendo che non aveva dolore ma che sentiva sensazioni diverse da un polpaccio all’altro. Ora questa sensazione è sparita, certo si è allenato quasi niente”. 

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