
Acqua alta a Venezia per la Roma che affonda al termine di una partita incredibile. Episodi che fanno le partite. Chiedere alla Roma per conferma. Venezia avanti dopo tre minuti con Caldara, sul finire di tempo, la riprendono Shomurodov e Abraham. Nella ripresa, altro capovolgimento. Ecco l’episodio, dubbio, molto dubbio, che porta al pari veneziano, il rigore trasformato da Aramu che cambia il corso della partita. Perché poi la Roma, nel finale si scopre a caccia del gol vittoria, ma finire per incassare un micidiale contropiede con Okereke che firma il 3-2 finale per il Venezia. Terza vittoria per i neroverdi di Zanetti, pesantissima sconfitta per la Roma.
Difesa a tre per la Roma
Cambia tutto Mourinho, costretto a ridisegnare la Roma in considerazione dell’emergenza in difesa. Non c’è Viña e neppure l’eventuale sostituto Calafiori. E allora ecco la Roma schierarsi a tre dietro con il passaggo al 3-4-1-2. Riabbraccia Pellegrini che è in campo non essendo al meglio. In difesa opportunità per Kumbulla al fianco di Mancini e Ibanez. In mezzo Karsdorp a destra, El Shaarawy a sinistra, Cristante e Veretout centrali. Pellegrini sulla trequarti e davanti Abraham sarà affiancato da Shomurodov. Esclusi Zaniolo e Mkhitaryan, apparsi in debito nelle ultime uscite ma che potranno tornare utili in coeso d’opera. Nel Venezia (4-2-3-1), ancora out l’attaccante Johnsen e il regista Antonio Junior Vacca. Romero tra i pali, Mazzocchi, Caldara, Ceccaroni e Haps dietro, Crnigoj, Ampadu in mezzo, Busio Aramu e Kiyine alle spalle di Okereke unica punta.
Caldara in gol dopo quattro anni
Manco il tempo di iniziare e il Venezia mette il muso avanti. Punizione di Aramu con un sinistro tagliato a centro area, Caldara in anticipo brucia Cristante e batte Rui Patricio con un leggero tocco sotto misura. Non segnava dal dicembre del 2017, gol alla Lazio. Partenza lanciata per i veneti. La Roma reagisce subito. Haps stende Abraham sul lato corto dell’area veneziana, Aureliano dice che è rigore, annullato dopo lunga attesa dal ceck al var per un leggero fuorigioco da parte di Pellegrini. Rimane 1-0 Venezia. Si gioca su ritmi altissimi con rapidissimi capovolgimenti di fronte. In fase di non possesso Mourinho chiede massima attenzione ai suoi, con Karsdorp ed El Shaarawy chiamati ad abbassarsi, con Cristante perno davanti alla difesa. In pratica è un 3-1-4-2 che può variare in corso d’opera. Ci prova Shomurodov, la piazza, palla di poco fuori. Sfortunatissimo Abraham che a stretto giro centra il quarto palo della stagione con un destro a incrociare sul secondo palo. Venezia invece accorto, ben messo dietro e pronto a sfruttare l’arma del controgioco.

Shomurodov-Abraham, la ribalta la Roma
Cresce di intensità la manovra giallorossa nella parte discendente della prima frazione. E a due dall’ingtervallo, arriva il pari. Gran giocata di Abraham che di testa la mette in mezzo. C’è Pellegrini, prestazione come al solito preziosa nell’economia del gioco romanista Tocco a botta sicura del capitano, ancora rimpallato, palla a Shomurodov che controlla e fa secco Romero: 1-1. Primo gol in serie A per l’ex Genoa con la maglia della Roma. Non segnava da agosto. Ma non è finita, la Roma spinge e c’è sempre Abraham a farev la differenza. Stavolta addomestica col petto un centro dalla sinistra, vince il duello a sportellate con Ceccaroni e con il sinistro la piazza nell’angolino: 2-1 Roma, partita capovolta con gol della nuova coppua d’attacco che alla prima firma due gol preziosissimi.
Rigore dubbio, pari Aramu
Parte forte la Roma a inizio ripresa e sfiora subito il 3-1. Esce male Romero, mischia davanti alla porta neroverde, con una deviazione di Ibanez salvata sulla linea da una rovesciata di Haps. Roma che insiste e occasione per El Shaarawy che la piazza dal dischetto, Romero salva come può. Roma che adesso in fase di non possesso si pone a quattro, Cristante va a rinviare su Caldara, contatto che per Aureliano è rigore. Molto, molto dubbio. Dal dischetto trasforma Aramu per il 2-2. E’ la svolta della gara. Cambia Mourinho, fuori Kumbulla, dentro Carles Perez con la Roma che torna a quattro. Occasionissima per Abraham che da distanza ravvicinata trova super Romero ad opporsi.
Okereke in contropiede: Venezia avanti
Adesso è un assedio giallorosso alla porta di Romero che si esalta ancora su Abraham. La Roma spinge, vuole vincerla. Abraham su assist di Pellegrini, manda alto, ma la Roma spinge ventre a terra, perdendo anche un po’ le geometrie. I giallorossi si sbilanciano troppo, fase difensiva da rivedere, con Okereke che scatta tutto solo con la difesa della Roma altissima, si presenta solo davanti a Rui Patricio e lo batte con un sinistro che non lascia scampo al portiere giallorosso: 3-2. Fuori El Shaarawy, dentro Zaniolo con la Roma che adesso gioca il tutto per tutto per riprenderla a dieci dalla fine. Dentro anche Borja Mayoral al posto di Shomurodov e Zalewski per Karsdorp, mentre Rii Patricio e la traversa salvano la Roma sulla conclusione ravvicinata di Caldara salvando il 4-2 veneziano. Cinque di recupero. Pellegrini a giro, fuori di poco. Roma di nervi, a testa bassa. Ma il Venezia resiste e conquista tre punti d’oro. Per la Roma è notte fonda.