Augusto Riccardi
TORINO Attese e speranze. In casa Juve si guarda al futuro e lo fa con lucidità Massimiliano Allegri che inquadra il cammino che i suoi debbono seguire fino al 5 novembre. “Fino alla prossima sosta abbiamo sette partite in cui fare dei punti per non allontanarci di più dalle prime posizioni di classifica. La Roma ha dei buoni giocatori, ha tecnica, fisicità, dovremo prepararci bene e riaccendere subito l’interruttore, altrimenti rischiamo di romperci le ossa”.
C’è Juve-Roma, la madre di tutte le partite. “E’ una partita in cui ci sono sempre state tante polemiche anche se questo fa parte del nostro Paese. Mourinho ha dato carattere alla Roma, sono davanti a noi di 4 punti, per noi è una partita molto importante Quella giallorossa è una squadra noiosa contro cui giocare, giocano verticale, attaccano gli spazi, hanno buoni tiratori”.
E poi la presenza in panchina di un allenatore che l’ultima volta all’Allianz Stadium, sulla panchina del Manchester United, dopo aver vinto si portò la mano all’orecchio rispondendo agli insulti dei tifosi bianconeri. “Mourinho ha vinto tantissimo, c’è un rapporto di grande rispetto. E’ nel suo personaggio quello che ha fatto dopo la partita contro il Manchester. Non è una sfida fra me e lui e sono contento di rivederlo: il campionato ha riportato in Italia un allenatore di grande valore e quindi un valore aggiunto per la Roma e la serie A”.
Sulla formazione ancora alcuni dubbi. “Oggi vedo per la prima volta tutta la squadra insieme, decideremo domani, devo vedere le condizioni di tutti. Morata oggi si allenerà con la squadra ma dipende da quanti rischi ci saranno, non vogliamo vanificare il lavoro dei medici. Se non ci sarà, potremmo giocare con Kean, Chiesa centravanti o anche Kaio Jorge, che è un giocatore interessante, sveglio, può essere una buona soluzione per le prossime partite. Quanto a Dybala dico no, è molto più indietro di Morata, anche se sta rispettando i tempi”.