Mourinho: “Poteva finire 6-6, atteggiamento da top squadra”

Nella foto: Mourinho corre sotto la curva sud (Foto Gino Mancini)

Special One in tutto José Mourinho che nel post partita ha interrotto l’intervista ai microfoni di Dazn lasciando il posto a Dionisi. “Lasciate parlare lui, deve tornare a Sassuolo”. Un pezzo da autentico numero uno. Oggi ha festeggiato la millesima panchina in carriera. Emozioni che ha tradito solo alla fine. “Durante la settimana sono stato un bugiardo, anche con me stesso, a dire che non era una partita speciale, cercando di convincermi di questo. Ma era una partita speciale, con un numero speciale per me: era la mia millesima panchina, volevo ricordarmela per tutta la vita. Non volevo una sconfitta, ho mentito a tutti.  Penso che non dimenticherò mai la millesima panchina, soprattutto con una vittoria come questa. Tiago Pinto dice che è stata la giustizia del dio del calcio che non poteva permettere di non vincere a Mourinho di non vincere la millesima partita e forse ha ragione. Se loro avessero vinto, sarei stato zitto perché avrebbero meritato. Poteva succedere di tutto nel finale e anche noi abbiamo meritato”.

Poi, il tema partita. “E’ stata una sensazione incredibile, poteva finire anche 6-6 o potevano vincere loro viste le parate di Rui Patricio. Abbiamo sbagliato qualche gol a porta praticamente vuota, per chi è neutrale è stata una partita straordinaria. Oggi non ho avuto 58 anni ma 12, è stata la corsa di un bambino. Mi sono già scusato con Dionisi, faccio i complimenti a loro. E’ stata una partita fantastica”. 

Prime cinque partite, tre di campionato e tutte vittorie. “Non lo sapevo, anche delle mille lo ho saputo quando ne mancavano otto. Non sono numeri che mi interessano, non posso dimenticare Dionisi e il suo Sassuolo. Ha una grande identità, ha preso qualcosa da De Zerbi ed è una squadra molto buona”.

A Mou, è piaciuto l’atteggiamento: “E’ stata una gara tremendamente difficile. Una partita dopo due settimane orribili anche se abbiamo giocato con tre calciatori che hanno fatto novanta minuti in Nazionale. Karsdorp aveva avuto un problema a inizio settimana, Mancini e Pellegrini non si erano allenati bene. Abbiamo avuto crampi durante la partita. Il Sassuolo è molto difficile da pressare. Abbiamo avuto tante opportunità per vincere ma abbiamo lasciato tanto spazio per i loro contrattacchi. E’ un rischio che potevamo prenderci, soprattutto perché l’umore è alto. C’era stata frustrazione per i 3 minuti di recupero segnalati, ma nonostante questo la gente è andata fino all’ultimo a tifarci. Oggi abbiamo avuto una mentalità top. Mi sembra che questa Serie A è diversa rispetto a quella di dieci anni fa che avevo conosciuto. Quell’Inter era più forte, ma c’erano solo 3-4 squadre forti forti. Oggi ci sono un paio di squadre di livello diverso, ma poi ce ne sono altre sette-otto con qualità e che giocano a calcio. Non c’è la mentalità della piccola che viene nello stadio grande ad aspettare. La Fiorentina e il Sassuolo vengono qui e giocano come hanno fatto. Complimenti ai miei ragazzi e alla connessione con i tifosi”.

DIONISI: “MERITAVAMO QUALCOSA DI PIU'”

Amareggiato il tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi, per la sconfitta dell’Olimpico. “Ringrazio Mourinho, porto a casa una grande prestazione e fa piacere che il mister si dimostri così disponibile. Abbiamo un po’ di rammarico, meritavamo qualcosa in più. Non meritavamo questo risultato, dal campo non si è vista la differenza di valori tra le due squadre. Oggi non volevamo nemmeno fare una partita così verticale, abbiamo sfruttato le occasioni e non lo abbiamo fatto fino in fondo. Bravi loro a farlo, è stata una bella partita. Il VAR ha giudicato bene, noi abbiamo fatto la nostra partita e quindi sono veramente orgoglioso di quello che abbiamo fatto. Dobbiamo andare a prendere questi punti nella prossima gara”.