Verso Qatar 2022. L’Italia sbatte sul muro bulgaro

Nella foto: Chiesa esulta dopo il vantaggio (Foto Gino Mancini)

Massimo Ciccognani

FIRENZE Cinquantadue giorni dopo il trionfo di Wembley, l’Italia campione d’Europa si rimette in marcia verso Qatar 2022, con il quarto incontro di qualificazioni. Ma non sono tutte rose e fori. A Firenze, contro la Bulgaria, un solo punto in tre giornate, l’Italia frena paurosamente, incassando un pari che blocca maledettamente la corsa azzurra. Finisce 1-1. Vantaggio Chiesa, pari Iliev a fine primo tempo e ripresa ventre a terra alla ricerca del vantaggio e di quei tre punti che avrebbero reso meno problematica la trasferta di domenica a Basilea contro la Svizzera. Firenze, non è solo una delle più belle città italiane, ma anche carica di amore per maglia e tricolore. E così, la festa di Wembley continua al Franchi, dove all’ingresso in campo degli Azzurri i 14.366 paganti, si alzano in piedi per applaudire all’unisono i campioni d’Europa. E stessa cosa quando Federico Chiesa la sblocca. Proprio lui, cresciuto a Firenze, ma lasciatosi decisamente male con la piazza, fa esplodere il boato del Franchi al gol del vantaggio, segno evidente, magari ce ne fosse bisogno, che questa Nazionale unisce e basta. Vantaggio Chiesa, dominio totale degli Azzurri che prima dell’intervallo incassano il pari, a sorpresa, bulgaro con Iliev. Inutile assedio finale per tutta la ripresa. Il risultato non cambia. Per l’Italia, 35 risultati utili consecutivi, eguagliato il record della Spagna 2007/2009. Ma stavolta la vittoria serviva come il pane. E non è arrivata.

Le scelte dei due tecnici

Mancini sceglie gli undici migliori che lo hanno portato sul trono d’Europa. Schieramento 4-3-3, con Donnarumma tra i pali, torna Florenzi a destra, mentre dalla parte opposta c’è Emerson Palmieri che nel finale di europeo ha preso il posto dell’infortunato Spinazzola. In mezzo accanto a Bonucci c’è il laziale Acerbi, con Chiellini in panchina, ma pronto a riprendere il posto al centro della difesa domenica a Basilea contro la Svizzera. In mezzo il trio delle meraviglie, ovvero Barella, Jorginho e Verratti. Prima linea con Ciro Immobile terminale, con alle spalle Chiesa e Insigne. Tribuna per Di Lorenzo e Zaniolo. Dal canto suo il ct Petrov, si schiera in maniera speculare, sempre 4-3-3, con Georgiev tra i pali. Andrea Hristov, Antov, Petko Hristov e Nedyalkov sulla linea di difesa, Kostadinov, Vitanov e Yankov in mezzo, Despodov, A. Iliev e Yomov in prima linea. Direzione affidata all’olandese Serdan Gozubuyuk.

Vantaggio Chiesa, pari Iliev

Prima del via minuto di raccoglimento per ricordare Francesco Morini, ex stopper Azzurro e della Juventus scomparso nei giorni scorsi all’età di 77 anni. E poi targa ricordo del presidente Gravina a Leonardo Bonucci per le cento presenze in maglia azzurra. E’ un monologo azzurro. L’Italia giooca bene, fraseggio stretto, il ritmo non è altissimo, tutt’altro. Ci prova subito Insigne con un colpo da biliardo sotto misura che però non riesce. Ma l’Italia è tanta roba, Chiesa è ispirato, vuole fare bene sotto gli occhi di papà Enrico e davanti ai suoi ex tifosi. E così dopo appena quindici minuti, l’esterno la sblocca. Da destra converge al centro, semina un paio di avversari, scambia con Immobile, e chiude il triangolo con una rasoiata sul primo palo. Esplode il Franchi, Italia avanti. Gli azzurri dominano gioco e possesso, ma non capitalizzano il volume prodotto. Immobile si vede respingere la sua bordata da posizione defilata, non fortunato Insigne che fa tutto bene ma non monetizza. L’Italia domina, il pressing ordinato da Mancini permette di dominare la scena. Il raddoppio ci stava tutto e invece ad una manciata di secondi dalla fine, arriva a sorpresa il pari bulgaro. Despodorov brucia Florenzi sullo scatto, la mette in mezzo per Iliev che passa davanti ad Acerbi e buca Donnarumma: 1-1, tutto da rifare.

Assalto Italia, ma la Bulgaria tiene

Alla ripresa del gioco, è un assedio alla porta bulgara e a mettersi in evidenza è il portiere Georgiev costretto agli straordinari per chiudere su Chiesa. Mancini cambia, fuori Barella e Florenzi, dentro Cristante e Toloi. L’Italia attacca senza soluzione di continuità, ma la Bulgaria si chiude bene. Ed è un rischio calcolato alla vigilia. Esce Iliev, autore del gol bulgaro, dentro Krastev. Ai punti Italia avanti di gran lunga, ma per vincerla, serve segnare. E l’Italia attacca a testa bassa, ma sulla sua strada trova un portiere, Georgiev, che si esalta sotto il cielo di Firenze e chiude ogni possibile occasione. Altri due cambi per Mancini a quindico dalla fine: fuori Insigne e Immobile, dentro Berardi e Raspadori per provare l’ultimo assalto con forza fresche, ma là davanti, gli spazi sono intasati con la Bulgaria tutta chiusa a difesa dell’incredibile pareggio che sta maturando al Franchi. Cinque di recupero. Fuori Palmieri, dentro Pellegrini. La Bulgaria spezza il gioco, perde tempo, niente da fare. La prima dopo l’Europeo nasconde tante insidie. E alla fine matura solo un pari che frena la marcia azzurra. L’Italia rimane prima nel gruppo con dieci punti, +4 sulla Svizzera che però deve giocare ancora due partite. Gli azzurri si sono complicati la vita e domenica a Basilea, partitissima contro la Svizzera. Che adesso vale ancora di più. Unica nota positiva, il nuovo record stabilito dalla banda Mancini , imbattuta dal 18 settembre 2018. Due anni senza sconfitte per 35 risultati utili consecutivi che permettono di eguagliare la Spagna nel biennio 2007/2009.

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