Bonucci Star of the match. “La Coppa ce la godiamo noi”

Nella foto: Bonucci (Foto Gino Mancini)

La stella che brilla sotto il cielo di Londra, è quella di Leonardo Bonucci. “Siamo stati speciali nel crederci. E’ arrivato qualcosa che aspettavamo, è incredibile che non ci stancavamo di stare insieme. Avevamo una voglia matta di stare insieme. Lo abbiamo fatto davvero, incredibile”.
Un trofeo a lungo cercato. “Dal 2012 lo inseguivo… Lo aspettavamo dal 2012. Siamo stati a un passo, è stata una rincorsa continua. E’ la forza di chi vuole ottenere qualcosa, di dimostrare di essere ad alti livelli senza mollare mai. Dimostriamo ai giovani cosa voglia dire l’umiltà, il lavoro, la dedizione. Dovevamo solo crederci, abbiamo battuto l’Inghilterra su questo. E ora la Coppa viene a Roma. La Coppa dimostra che quando cadi in alto devi volerlo più di ogni altra cosa. Ora la rinascita arriva per l’Italia, poi questo gruppo con questo grande allenatore farà ancora parlare di se”.
La Nazionale unisce e Bonucci lo rimarca.  “Ho fatto e abbiamo fatto qualcosa che resterà nella storia. Tutti gli italiani ci ameranno, è la cosa più bella, abbiamo reso felice un grande popolo”.
In sessantamila a cantare ‘it’s coming Hone”, mentre a fine partita sono stati i nostri ad intonare “Its coming Rome”.  “Lo abbiamo sentito per giorni It’s Coming Home, che la coppa sarebbe tornata a Londra. Ci ha motivati… Dispiace per loro ma prende un bell’aereo e domani sarà a Roma. Il premio se lo devono godere gli italiani”.

Ai microfoni di Rai Sport ha poi parlato del suo gol, valso l’1-1. “Un gol storico. E’ un sogno che si avvera. Devo dire che grande merito va al mister e al gruppo. Abbiamo iniziato a crederci da quando ci siamo ritrovati in Sardegna. Mano a mano abbiamo acquisito sicurezza e personalità e oggi è la ciliegina sulla torta che ci fa diventare leggende. Vincere in casa degli inglesi è un godimento unico vedere 58mila persone che se ne sono andate ancor prima della premiazione. Ora la coppa viene a Roma. Pensavano rimanesse qua, mi spiace per loro ma l’Italia ha dato ancora una volta una lezione. Prima del riscaldamento abbiamo detto che quello che succedeva intorno era solo contorno. Abbiamo fatto 34 partite senza perdere. Se facevamo quello che dovevamo fare portavamo a casa la coppa e così abbiamo fatto”.