Mancini raggiante: “Vittoria meritata. Qualcosa la sorte mi doveva”

Nella foto: Roberto Mancini (Foto Gino Mancini)

Sette vittorie su sette, dall’esordio con la Turchia al trionfo di Wembley, con in mezzo i successi con Svizzera, Galles, Austria, Belgio e Spagna. L’Italia è Campione d’Europa. Una vittorio nel segno del Mancio, emozionato e commosso. E quelle lacrime a fine gara hanno un significato profondo. “E’ l’emozione che c’è dopo aver fatto qualcosa di incredibile. Nella gioia dei ragazzi, del pubblico, di quel che abbiamo creato. Sono stati 50 giorni duri ma siamo stati bene insieme, senza un problema. In campo sono stati bravi, soprattutto per aver cementato il gruppo in questi 50 giorni. Sono ragazzi per bene e hanno creato qualcosa di indivisibile in futuro”.

Partita difficile, in salita. Poi è uscita fuori l’Italia. “Abbiamo meritato la vittoria. Il gol a freddo ci ha creato qualche problema nei primi 15 minuti. E’ stato un dispiacere arrivare ai rigori e soffrire fino alla fine. Siamo felici per gli italiani, per gli italiani che vivono all’estero. Siamo felici di questo mese di gioia”.

Nell’82 a Madrid, nel 2021 a Londra, ma la data resta scolpita nella menoria, quella dell’11 luglio.  “Ero tra i 40 per andare in Spagna nonostante fossi giovanissimo. Sono rimasto legato a Rossi e a quella squadra. Non ci rendiamo conto di quello che abbiamo fatto, dopo un periodo difficilissimo, la gioia è questa”.

A Wembley perse da calciatore una finale di Coppa Campioni contro il Barcellona. La mente torna indietro nel tempo. “Un pezzo di questa vittoria voglio dedicarla a Paolo Mantovani, che era qui con me quando la perdemmo in finale col Barcellona e anche ai sampdoriani. Un pezzo è soprattutto loro e poi alla mia famiglia e a tutti quanti. Ho giocato in una grande Nazionale, in una grande Under 21, ma nonostante fossimo i migliori in assoluto, sono riuscito a non vincere. Abbiamo perso ai rigori entrambe le volte, qualcosa la sorte mi doveva”.

E la doveva anche a Vialli. Forse proprio per questo quell’abbraccio a fine gara, tra emozioni e lacrime. “Eravamo qui contro il Barcellona. Abbiamo sofferto molto. Poi siamo amici da una vita, credo che una cosa così bella, importante, che nessuno aveva mai fatto… Vincere l’Europeo dal ’68, riportare la Coppa in Italia, è incredibile. E poi ci siamo emozionati perché siamo anziani”.

A regalare il trionfo, Gigi Donnarumma. “Averlo per noi è una fortuna, è il migliore al mondo. Sono contento che sia dei nostri”.

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