Italia-Inghilterra -2. Bonucci: “Wembley non ci spaventa. Vogliamo scrivere la storia”

Nella foto: Bonucci (Foto Gino Mancini)

Due giorni alla partita di Wembley tra Italia e Inghilterra che vale il trono d’Europa. A Coverciano, antivigilia affidata alle parole di Leonardo Bonucci che entra subito nel merito del discorso. E guai a parlare di possibile vittoria a livello personale. “La possibile vittoria di domenica è importante per il movimento del calcio italiano, per ogni giocatore, per la Federazione, per tutto quello che andrebbe a portare la vittoria dopo anni difficili e in questo periodo. Sarebbe una grande iniezione di fiducia per gli italiani”.

Un europeo “strano”, con finale in casa degli inglesi. Bonucci non è spaventato. “Pensiamo solo a giocare a calcio e a divertirci. Il resto sono solo chiacchiere. In campo ci sarà il miglior spettacolo per il calcio da parte dell’Italia, dell’Inghilterra e degli arbitri. Giocare in casa loro non ci spaventa”.

Inglesi con un attacco di primo livello. “Giovani contro vecchietti… Hanno attaccanti fortissimi, servirà una grande attenzione verso di loro, della difesa e di tutta la squadra. Sappiamo le difficoltà che possono darci e dovremo stare attenti alla loro velocità. I complimenti di Mourinho hanno fatto piacere, fanno pensare a quanto di buono hai fatto in carriera. Sono scritti, nessuno li tocca, ogni partita devi dimostrare di essere forti, squadra. L’Inghiltera ha una difesa super, l’ho già detto durante la fase di qualificazione. Ora si gioca la finale con noi, hanno subito poco. Dietro hanno Maguire e Stones che hanno fatto grandi United e City: servirà attenzione come difesa e molta astuzia per segnargli”.

Tornando a Italia-Spagna, parole al miele per Morata. “Ero dispiaciuto di non vederlo in campo. In certe gare le persone a cui vuoi bene le vuoi in campo ma è stata una mossa importante di Luis Enrique che ci ha messi in difficoltà. Poi ha fatto il suo, fare gol. I rigori poi li sbaglia solo chi li tira. Ha sempre dimostrato personalità e forza per superare tutto: ci siamo parlati a fine gara, non vedo l’ora di riabbracciarlo a Torino”.

Domenica davanti c’è un certo Kane. “Non lo scopro ora, è tra i migliori al mondo. In queste tre gare abbiamo avuto la fortuna di aver incontrato alcuni dei più importanti al mondo. E’ uno stimolo per non concedere nulla alla fine della partita”.

E sugli attaccanti italiani, Immobile e Belotti, parole di rassicurazioni. “Devono stare sereni, le punte vengono criticate per i gol non fatti ma li metteremo in condizione di segnare. Sono certo che Ciro e il Gallo daranno tutto, per noi sono fondamentali, anche tatticamente e potranno essere anche decisivi”.

Squadra giovane l’Italia, con molti interpreti che non hanno mai provato l’emozione di una finale. Bonucci guarda più al gruppo che si è creato. “L’ho scritto qualche giorno fa su Instagram. Non siamo la somma degli individui, il gruppo è qualcosa di più grande. Lo abbiamo dimostrato dopo l’infortunio di Florenzi, Di Lorenzo è entrato e si è dimostrato all’altezza. E’ un bravo ragazzo, un grande professionista e sa applicarsi. Ha mostrato grande professionalità: ha giocato contro attaccanti esterni difficili da prendere e ha sempre fatto la sua partita. Domenica ci troveremo altri giocatori forti nell’uno contro uno ma siamo tranquilli. Lui e tutti gli altri daranno il massimo”.

Tre anni fa l’amarezza per la mancata qualificazione a Russia 2018, oggi la finale. “Non pensavo di esserci ma non ho mai pensato che risalire fosse difficile. Mancini ci ha spinto sin dal primo giorno, lì si è sentita la voglia di tutti di ripartire. Ci ha aiutato un anno in più d’esperienza per tutti, giovani e anche grandi. In questo anno abbiamo maturato esperienza ed entusiasmo, ci ha permesso di esser qui a credere in qualcosa che tre anni fa sembrava utopia. Faremo di tutto per essere all’altezza domenica sera. Mancini ha lavorato sulla testa, ridandoci fiducia, entusiasmo, autostima. Ci ha fatto credere che la sua strada era giusta, era quella migliore. Ha messo in campo talento, qualità, che poi nel calcio ti fa vincere. Puoi giocare la tua gara migliore ma se davanti la qualità non porta al gol, rimani zero a zero al massimo. Giocare con tanto talento in mezzo e davanti agevola il nostro percorso”.

Parole tante, come la voglia di scendere in campo e togliersi il dente. “Non deviamo l’ora di scendere in campo anche se gran parte dei tifosi presenti sarà inglesi. Vogliamo fare qualcosa di storico, una grande prestazione e poi vedremo come finirà. Chiellini? Finiamo il 12 e ci rivediamo il 14 per andare in vacanza insieme. Questo dice tutto sul nostro rapporto dentro e fuori dal campo”.

A Wembley presente anche il presidente Mattarella. “La sua presenza a Londra è una dimostrazione di vicinanza e vogliamo regalare una gioia al Capo dello Stato e a tutti gli italiani. In virtù di questo grande entusiasmo visto, mi piacerebbe invitare, negli eventuali festeggiamenti, ad avere più rispetto. Ho visto immagini dure, difficili, poco rispettose, che vanno stigmatizzate: invito i ragazzi che saranno nelle piazze a festeggiare ma col massimo rispetto per se stessi e per il prossimo”.

Riti e scaramanzie, Bonucci fa spallucce. “Faccio cose abitudinarie. Guardo una serie, parlo al telefono con gli amici, con mia moglie, coi figli. Ho avuto la fortuna di vivere molte vigilie così in Champions, all’Europeo, in Confederations. Sono sereno, spero di trasmettere questo ai compagni. Saremo all’altezza della situazione e non vediamo l’ora di giocarci questa finale”.

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