Verso Italia-Galles. Belotti: “Niente calcoli, pensiamo solo a vincere”

Massimo Ciccognani

Contro il Galles domani sera all’Olimpico, tocca al Gallo Belotti nel turnover previsto dal tecnico azzurro per dare modo a chi ha giocato le prime due di poter riposare. E l’attaccante del Toro non vede l’ora. “Mi sento titolare perché il mister ci ha sempre alternati. Siamo in 26, l’Italia vuole arrivare in fondo e c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Mancini è preparato e fa le scelte migliori in base alla partita, sta a noi farci trovare pronti”.

Con Ciro (Immobile) amicizia che parte da lontano. “Sono contento per lui quando fa gol e quando aiuta la squadra a vincere. Rappresentiamo una nazione, se fa gol lui è per il bene di tutti. Chiunque il mister scelga di mettere in campo, siamo tutti in un’ottima direzione, verso un solo obiettivo. Il mio rapporto con Ciro è ottimo, se segna lui, tutto di guadagnato, basta che l’Italia vince”.

Sull’eventualità secondo posto… “No, non sarebbe umiliante: andare a Londra o Amsterdam, non sarebbe umiliante, anzi. E’ un passaggio in avanti: poi più vai avanti, più incontri squadre forti ma può succedere sempre. Devi essere sempre pronto a ogni partita, a qualsiasi avversario”.

E domani l’esordio dal primo minuto. “Ci spero. Sogno di giocare, per ora non sappiamo niente, dipenderà dalle scelte del mister. Posso dire che è emozionante come lo è stato nella prima partita, anche se non ho giocato da titolare. Era la gara di debutto, in casa: rivedere i tifosi allo stadio è stata un’emozione grandissima. Se avrò la fortuna di giocare titolare, sarà tanto di guadagnato. Partecipare a una competizione importante come l’Europeo, farlo da titolare, sarebbe una grandissima emozione. Ogni volta che vesto la maglia dell’Italia, rappresentare il mio paese mi gratifica a livello personale”.

Eppure l’Italia era stata tanto criticata perché non aveva un numero 9. “Siamo rimasti concentrati su quel che ci chiedeva il mister. Il centravanti deve far gol ma se la squadra vince, allora il centravanti ha un bel ruolo anche se non segna. Non era un fatto pesante che dicessero ‘manca il 9’: le caratteristiche per fare cose importanti le abbiamo, stava solo a noi dimostrarlo”.