Massimo Ciccognani
REGGIO EMILIA Sorride Andrea Pirlo. La Juve ha vinto con una prova da squadra ritrovata, soprattutto nel secondo tempo. “La Juventus l’avevo già ritrovata da parecchie settimane, lo spirito era giusto anche prima della sconfitta contro il Milan. Ho visto una squadra consapevole del momento che stavamo vivendo. Quando c’è sacrificio da parte di tutti, di aiutarsi, di raggiungere l’obiettivo diventa più semplice”.
La lingua batte dove il dente duole. E così l’orgoglio per questo secondo trofeo portato a casa, che però potrebbe non bastare per la riconferma. “Ho già ripetuto mille volte, io pensa a fare bene il mio lavoro, giorno per giorno, per poi vincere le finali come è successo quest’anno. Ho ancora una partita davanti, quella di domenica, dove affronteremo una squadra che cercherà di impedirci la vittoria. Io cerco di fare del mio meglio per il bene della squadra. Cercherò di dare il massimo, poi tireremo le somme, c’è una società che decide. Sono contento di quello che faccio, sono un amante del calcio”.
Pirlo però ci crede. La Juve sfiderà l’Inter in Supercoppa. E Andrea ci terrebbe tantissimo a giocarla. “Tantissimo, amo questa società, mi ha dato grandi soddisfazioni da giocatore e ora posso allenarla”.
Kulusevski e Dybala, giovani che scalciato, bravi a ribaltarla. Ma è importante crederci e farli crescere. “Sono giovani, forti, sono il presente e il futuro di questa squadra. Sono ragazzi ambiziosi, deve essere solo un punto di partenza. Gli ho dato tanta fiducia, mi hanno ripagato con questa prestazione. Dybala? Ho avuto un grandissimo rapporto fin dall’inizio, lo han dimostrato i miei abbracci alla fine della partita. Lo ho dimostrato tutti i giorni, sia nei momenti positivi che in quelli negativi. Sono gossip extracalcistici che dicevano che lo spogliatoio era contro, ma han sempre dato il 100%, quando raggiungi i risultati è normale avere felicità per tutti”.