Francesco Raiola
Nemmeno il tempo di smaltire la goleada rifilata allo Spezia e il sorpasso effettuato alla Juventus, crollata in casa con il Milan, ecco arrivare la terzultima sfida di questa volata appassionante che assegna ben tre posti Champions, ancora tutti in dubbio, con il Napoli che al momento occupa l’ultima piazza disponibile, dietro Atalanta e rossoneri.
Segnali molto positivi quelli giunti dal Picco, dove gli azzurri in scioltezza hanno superato uno Spezia apparso totalmente in difficoltà di fronte ad un Osimhen in formato Usain Bolt, autore di due gol e di un assist. L’ex attaccante del Lille, già arrivato a doppia cifra in campionato, dimostra di essere l’arma in più di questo Napoli nel finale di campionato, finalmente ristabilito fisicamente dopo le tante disavventure vissute in questa stagione anomala. Dieci gol in ventuno partite per il nigeriano, con una media gol da top player, con la doppia cifra raggiunta addirittura in un minutaggio inferiore a quello di grandi ex bomber del Napoli, come Cavani e Higuain. La nota negativa arriva però sempre dal reparto offensivo, con l’infortunio lampo subito da Dries Mertens, dopo pochi minuti dall’ingresso in campo. Il belga ha subito una leggera distorsione alla stessa caviglia che l’ha costretto a stare fuori per quasi due mesi tra dicembre e gennaio. L’infortunio fortunatamente non dovrebbe essere grave, da consentirgli il ritorno tra i disponibili forse già per la trasferta di Firenze di domenica prossima. Non recupera come previsto invece Koulibaly che forse solo per l’ultima giornata potrebbe salutare il campionato nella sfida interna contro il Verona.
Un Napoli quindi padrone del suo destino quello che si prepara ad affrontare domani sera al Diego Maradona l’Udinese di due grandi ex, quel Pierpaolo Marino, direttore sportivo del Napoli scudettato e del primo Napoli di ADL capace di tornare in 3 anni dalla C all’Europa, e di Andrea Carnevale, bomber mai dimenticato dalla piazza partenopea, due volte campione di Italia e vincitore della storica Coppa Uefa del 1989. Un Udinese che ha poco da dire al campionato, ma ha i suoi gioielli che vogliono mettersi in mostra in un palcoscenico importante, come Rodrigo De Paul, che ha proprio in Diego Maradona l’idolo numero uno, come tutti gli argentini, tante volte avvicinato sul mercato proprio al club di De Laurentiis.
Formazione già quasi fatta per Gattuso, che dovrebbe ripresentare tra i pali Ospina , con Di Lorenzo e Mario Rui esterni, coppia centrale ancora formata da Manolas e Rrhamani che hanno ben figurato in Liguria, in mediana sempre Demme e Fabià n Ruiz, mentre in attacco dietro l’intoccabile Osimhen, con Insigne e Zielinski, il solito dubbio Politano-Lozano, con il messicano leggermente in vantaggio.
Gotti perde invece a centrocampo Arslan non convocato per Napoli, mentre recupera Llorente. Probabile formazione con il solito 3-5-1-1 con Musso fra i pali, difesa a tre con Becao, Bonifazi e Nuytinck, esterni Molina e Stryger-Larsen, in mediana Walace, De Paul e Pereyra, con Forestieri in appoggio ad Okaka.
Fischio di inizio alle ore 20.45. Arbitro del match sarà il sig. Calvarese di Teramo, all’esordio stagionale con il Napoli.