Mauro Ricciardi *
E’ durata (per fortuna, direbbe qualcuno) solo pochi mesi l’esperienza di Eusebio Di Francesco sulla panca del Cagliari e come Attila, dopo il suo passaggio, rimangono solo rovine e macerie (calcistiche), quantificate nel terzultimo posto a 5 punti dalla quartultima e 9 dalla quintultima. Un totale di 15 punti, una vittoria che manca da quasi quattro mesi e in pratica un piede e mezzo in serie B. E’ arrivato inevitabile l’esonero dopo l’ennesima sconfitta dopo che a gennaio il presidente Giulini aveva rinnovato a sorpresa, e un po’ fuori dagli schemi, il contratto al tecnico abruzzese, malgrado la classifica già deficitaria. Una decisione della quale il presidente, come sua ammissione, si è pentito, perchè in tutto questo non bisogna dimenticare che siamo giunti alla quinta di ritorno e che per salvarsi sarà necessaria un’impresa teutonica. Al capezzale del Cagliari, è stato chiamato Leonardo Semplici, artefice del miracolo Spal, che parte già con il vantaggio di non poter far peggio del suo predecessore. Speriamo che basterà per centrare una salvezza che avrebbe il sapore di una vera e propria impresa,. Però bisogna cominciare a far punti nelle prossime 3 gare, sulla carta alla portata dei cagliaritani. Saranno decisive le sfide con Crotone, Bologna e Samp dove necessitano almeno due vittorie e un pari. Quello che fa sperare, è la qualità della rosa perchè se Semplici riuscirà a far esprimere la squadra per il suo potenziale, forse assisteremmo ad un altro miracolo rossoblù.
*Tifoso Cagliari