Mauro Ricciardi *
Continua l’incubo per il Cagliari. Domenica scorsa l’Atalanta ha inflitto ai sardi l’ottava sconfitta in 9 gare sul terreno amico della Sardegna Arena, complicandogli ancora di più la strada per raggiungere la salvezza. Non è stato un brutto Cagliari, e qualche progresso si è visto. In difesa Godin ha recitato la parte del leader e Nainggolan sembra si stia riprendendo le chiavi del centrocampo. Il problema è la mancanza di finalizzazione e soprattutto delle giornate che passano inesorabili con meno punti disponibili per la salvezza che ormai è l’unico traguardo raggiungibile dei sardi (speriamo). Il terzultimo posto mette davvero i brividi anche perchè le altre davanti riescono quasi tutte a muovere la classifica. Il progetto Di Francesco è praticamente fallito e da qualche giorno circola il nome di Montella in caso di insuccesso in casa contro il Torino. Serve però una unità d’intenti e una coesione totale e determinante sarà il ruolo dei senatori. Vedere una squadra che lotta per la salvezza che nelle sue file annovera oltre a Godin e Nainggolan, anche Cragno, Joao Pedro, Rugani, Marin, Simeone, Pavoletti, è come vedere un asino che vola. Uno schiaffo in faccia alle tante qualità della squadra. Ma non bastano e non serve piangerci addosso. All’orizzonte bussano quattro gare sulla carta molto accessibili: Torino e Bologna in casa, Crotone e Samp in trasferta. Quattro partite per avere un quadro più preciso della situazione e capire cosa ne sarà del Cagliari.
*Tifoso Cagliari