Francesco Raiola
Appena sette giorni dopo la gara di andata che ha visto gli azzurri uscire a reti bianche e indenni dalla sfida del Maradona contro l’Atalanta e dopo la strana sconfitta di Genova, il Napoli di Gattuso si gioca l’accesso alla seconda finale consecutiva di Coppa Italia al Gewiss Stadium di Bergamo facendo la conta dei disponibili.
E’ soprattutto in difesa che il Napoli si trova in grave difficoltà anche rispetto alla sola gara di andata, con le assenze per Covid di Ghoulam e Koulibaly, a cui si è aggiunta la tegola grave della distorsione di secondo grado ai legamenti che ha precluso la presenza di Manolas per circa un mese. Una grave situazione a cui dovrà far fronte Gattuso considerando il feroce tour de force a cui sarà sottoposto il Napoli nel mese di febbraio. Dopo la sfida con l’Atalanta, a Napoli arriva la Juventus e poi ci sarà la doppia sfida con il Granada in Europa League. Questo vero e proprio bollettino di guerra, a cui si aggiunge in attacco la perdurante assenza di Mertens, oltre che un Osimhen e Petagna in recupero, ha creato anche le condizioni per una sorta di “tregua” intorno al nome di Gattuso che si era scatenata nelle ultime due settimane con le innumerevoli voci di probabili sostituiti con le voci di ritorni clamorosi come quelli di Sarri e Benitez, e per finire addirittura con Mazzarri, nel ruolo di traghettatore. Tutto questo sembra ovviamente stoppato oltre che dai tanti impegni delicati che attendono il Napoli, anche paradossalmente dalla buona prestazione fatta dagli azzurri contro il Genoa, in una partita dove solo a causa di gravi disattenzioni difensive, oltre che dal solito pizzico di sfortuna che accompagna la stagione, e dall’endemica mancanza di cattiveria sotto porta, non si è riuscito a portare a casa un risultato positivo.
Risultato positivo che invece attende la società e la città, nonostante tutto, domani a Bergamo. Gli azzurri possono contare sul fattore trasferta: il Napoli potrà contare su due risultati su tre, considerando che il pareggio con reti porta dritto in finale Insigne e compagni. Ma l’Atalanta è un osso duro e Gattuso l’ha fatto capire benissimo nell’atteggiamento guardingo e rispettoso nel match del “Maradona” con l’inedito 3-4-3 schierato per la prima volta mercoledì scorso.
Difficilmente il modulo sarà ripetuto considerando l’assenza dei due centrali difensivi titolari che per caratteristiche fisiche e . atletiche potevano essere adattati alla difesa a tre. Gattuso potrebbe tornare al 4-3-3, ma non è escluso il passaggio al 4-2-3-1 se dovesse optare per la scelta di Osimhen dal primo minuto. Una scelta sembra essere definitiva per il tecnico del Napoli: Ospina è il portiere titolare, come dimostra la sua intoccabilità nelle ultime 4 partite e il colombiano sarà confermato anche domani sera. In difesa potrebbe tornare centrale Di Lorenzo in coppia con Maksimovic o Rrhamani, con Hysaj e Mario Rui sulle fasce. In mediana in caso di 4-3-3, scelta logica vede la conferma di Demme con Zielinski ed Elmas come contro il Genoa, in alternativa potrebbe avere una chance Bakayoko o lo stesso Fabiàn Ruiz, recuperato definitivamente dal COVID, che potrebbe entrare in gara in corso. In attacco dando per scontato la presenza di Insigne e Lozano, ballottaggio per il ruolo di centravanti tra Petagna e Osimhe