Evani: “Non siamo lontani dalle big d’Europa”

Massimo Ciccognani

REGGIO EMILIA Missione compiuta. Battuta la Polonia e di nuova in testa al girone di Nations League con una partita ancora da giocare. Sorride Evani, al pensiero che questa Nazionale ha saputo sopperire a tante assenze e battere nettamente quella che prima di stasera, era la capolista del girone. “Sono stati giorni complicati, però viene facile quando hai a che fare con ragazzi come i nostri. Prima dei giocatori arrivano qualità umane straordinarie. Non c’è bisogno di parlare, sanno e capiscono. Chiunque fosse stato al mio posto avrebbe avuto un aiuto semplificato. I meriti? Cerco sempre di fare il mio lavoro al massimo, però anche alla prima conferenza stampa ho detto di voler essere credibile. Mi fa piacere che abbiano dato così tanto, perché era quello che noi tutti dello staff avevamo chiesto. Sappiamo di avere un gruppo che sta crescendo. Le nostre nazionali giovanili sotto stanno facendo molto bene, quando abbiamo qualche complicazione possiamo pescare da lì. Con la giusta esperienza possono essere un aiuto”.

La migliore Italia, probabilmente, da che c’è Mancini alla guida. “Questa squadra – continua Evani – è abituata a fare belle prestazioni, otteniamo ancora poco perché questa sera potevamo essere più concreti. Non è l’unica dove ha espresso un bel gioco, stasera siamo stati quasi perfetti. Quando sei in difficoltà sei molto più attento”.

Italia al limite della perfezione, con gli avversari messi nella condizione di non tirare mai in porta. E poi, l’azione manovra, ad ampio raggio, che ha portato al raddoppio di Berardi.  “Queste soluzioni che noi proviamo e riproviamo, cerchiamo lo sviluppo del gioco. Lo smarcamento tra le linee è stata quasi perfetta, l’aggressione è stata notevole. Sono stati abituati a giocare ai nostri ritmi e non ai loro. È il lavoro che paga, nonostante il tempo limitato. Quando uno ci mette passione, intelligenza, capacità, è sufficiente quel poco tempo”.

Adesso serve la vittoria a Sarajevo per arrivare alle finali e vedere da vicino l’effetto che fa misurarsi con le grandi d’Europa. “Noi sappiamo benissimo che nel calcio e nella vita quello che hai fatto non conta più, domani. Conterà quello che faremo mercoledì. La prima cosa da pensare è recuperare energie mentali e fisiche, vorremmo chiudere in bellezza. Abbiamo fatto tanta fatica… Poi ci sarà da confrontarsi con le squadre blasonate, più importanti. Intanto ci prepariamo, quel momento ci vorremo arrivare al top. Rispetto a prima siamo consapevoli di essere un grande gruppo, una grande squadra che deve migliorare. I passi fatti sono tanti, non hanno paura di fare ancora paura e sacrifici”.

Assente Verratti, ma il centrocampo azzurro ha dimostrato di essere di altissimo livello. “Sì, è di primo livello, sia nei tre titolari che nei sostituti. Abbiamo sei-otto giocatori di altissimo livello, se dovesse mancare uno non fa differenza. Barella l’ho avuto tanti anni, si vedeva già che poteva arrivare così, ora è maturato. È completo, è ordinato, ha gamba. È un giocatore moderno. Lui nell’Inter sta dimostrando di essere un grande giocatore. Locatelli? Sa fare le due fasi, gestire il pallone. È un ragazzo di grande prospettiva”.

Occhio alle avversarie, anche in chiave Euro 2020. “Sinceramente non guardiamo tanto gli altri, siamo concentrati su di noi. Non siamo tanto lontani, questo tempo, da qui a giugno, servirà per aumentare la nostra crescita e diminuire il gap”.

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