Carfizzi Maurizio*
Passi indietro da parte del Napoli in queste frangente di stagione, dopo il bagliore forse illusorio della travolgente vittoria interna contro l’Atalanta. Complice, forse, l’infortunio (doppio) dell’unico calciatore del Napoli, capace di illuminare questa squadra, il capitano Insigne, la luce sembra essersi affievolita. Un centrocampo troppo lento, una manovra ripetitiva che cerca di fare il verso a quella meravigliosa del Comandante Sarri (quando aveva le stelline partenopee e non quelle pataccate juventine), con un tiki taka fine a se stesso, senza una mente pensante come quella di Jorginho, rallenta tantissimo il gioco di una squadra che deve pensare verticale, cercando di servire in velocità quel cavallo di razza che abbiamo in attacco e risponde al nome di Osimhen. Invece, vediamo un giro palla lento, ripetitivo, che non solo non consente lo spunto in avanti ma con ritmi bassi dà il là anche agli avversari più scarsi come l’AZ o il Rijeka capace di pungere alla prima occasione.
Cosi non va Ringhio, e te lo dice, chi, come me ha calcato per anni quella zona di campo. Le alternative sono due o si cambiano i giocatori o il modulo: con il 4-2-3-1 non puoi permetterti di avere ritmi compassati ma devi aggredire gli avversari, come contro l’Atalanta, altrimenti ti esponi troppo ai contropiedi avversari, rimanendo costantemente in inferiorità numerica a centrocampo e in difesa , anche perchè importante diventa anche il compito degli esterni bassi di difesa che non riescono a spingere come dovrebbero. Evidente l’incompatibilità di Lobotka nel centrocampo a due, mente non pensante e incapace di verticalizzare un pallone: speriamo nel rientro di Zielinski che io vedo benissimo dietro la punta o a fianco di Bakayoko, come potrebbe essere un’alternativa spostare Fabiàn più avanti sia al centro che a destra in alternativa a Politano.
Forza Ringhio, che questo è un campionato anomalo , e tutto può succedere! Forza Napoli Sempre!!
- tifoso Napoli, ex calciatore
