La Roma si conferma dopo il pari di San Siro contro il Milan e liquida all’inglese la Fiorentina, battuta più nettamente di quanto non dica il risutato finale. A deciderla i gol di Spinazzola e Pedro e Roma che sale a quita 11, agganciando al quinto posto Inter e Atalanta.
Fonseca rimette la Roma titolare, con Mancini. Smalling e Ibanez nei tre dietro davanti a Mirante. Karsdorp e Spinazzola esterni di centrocampo, l’ex Veretout e Pellegrini in mezzo, Pedro e Mkhitaryan a ridosso di Edin Dzeko. Sorprende invece Iachini che conferma il suo 3-5-2 ma lascia in panchina le punte di ruolo per affidarsi a Ribery e Callejon. Tra i pali Dragowski, Martinez Quarta, Milenkovic e Caceres dietro, Lirola, Amrabat, Bonaventura, Castrovilli, Biraghi nei cinque di centrocampo con l’ex Bayern e l’ex Napoli in prima linea.
Parte meglio la Fiorentina, aggressiva e con personalità. Ribery fa sempre la cosa giusta, Roma in attesa, ma ai giallorossi basta poco per minare le certezze dei Viola. Prima un lancio col contagiri di Pedro per Dzeko che costringe Dragowski ad uscire dalla propria area per anticipare il bosniaco. Ma la Roma è in agguato e da un errore di Milenkovic e Martinez Cuarta che vanno entrambi su Dzeko, nasce il vantaggio. La palla passa senza che nessuno dei tre riesca ad intercettarla, si inserisce coi tempi giusti Spinazzola che buca Dragowski sul primo palo: 1-0 Roma, con la Fiorentina che accusa il colpo e rischia di subire a stretto giro il raddoppio. Molle la fase difensiva, palla che da angolo arriva a Dzeko lasciato solo in area, il bosniaco colpisce male di ginocchio e palla fuori. I Viola vedono le streghe, Pedro a giro fuori di poco, poi ancora Dragowski che salva sull’incornata del bosniaco. Fiorentina sparita dopo quell’avvio promettente, durato quasi nulla. Anzi, adesso è la Viola ad avere problemi senza attaccanti di riferimento.
La Roma gioca meglio, in mezzo la padronanza di Pellegrini che avanza il baricentro e detta i tempi, sorretto da un Veretout di tanta sostanza. Roma padrona del campo, davanti Dzeko non dà punti di riferimento. La Fiorentina non esce più, timorosa, sparita dal campo. Dzeko si esalta nel raccogliere un pallone che sembrava perso, palla prima a Karsdorp, salva il portiere viola che si ripete sulla ribattuta di Mkhitaryan, tenendo a galla i suoi. All’intervallo l’1-0 va stretto alla Roma che dal gol di Spinazzola l’ha dominata in lungo e in largo.
La Roma continua a dominare anche nella seconda palla della gara. Troppo netta la differenza in campo. Nonostante i cinque in mezzo, la Fiorentina, soffre il centrocampo giallorosso. Così Iachini cambia, dando peso alla prima linea inserendo Vlahovic per Bonaventura, quindi con una punta di ruolo in avanti e con Callejon e Ribery a sostegno, ma la Roma quando in possesso fa tremare i viola, soprattutto con quei tre tenori (Dzeko, Pedro e Mljitaryan) che parlano una lingua comprensibile solo per i grandi campioni.
L’armeno si mette in proprio con una percussione centrale che trova la deviazione in angolo. Roma sempre d’assalto alla ricerca del gol che può chiuderla. Dentro anche Kouame per Callejon e Fiorentina sempre più offensiva alla ricerca del pari. E invece arriva il raddoppio della Roma: Veretout lancia Dzeko che si mette a fare il trequartista, palla a Mkhitaryan che la mette in mezzo per l’accorrente Pedro che la mette dentro. Azione da manuale e 2-0 Roma.
Fuori Pedro e Karsdorp, dentro Carles Perez e Bruno Peres. Cambia nulla perché è sempre la Roma a fare densità nella metà campo viola e a sfiorare il terzo gol. Fuori anche Pellegrini dentro Cristante, poi Kumbulla prende il posto di Veretout, mentre Martinez Quarta si prende il rosso diretto ad una manciata di secondi dalla fine. Vince la Roma, meritatamente e sempre più figlia del gioco di Paulo Fonseca.