Inizio devastante, ma adesso pensiamo solo alla Juve

Stefano Sale *


Rieccoci qua. È ricominciato il campionato dell’era Friedkin ma è già successo di tutto. Tanti colpi di scena finora, ma in realtà credo molto ancora potrà succedere a breve. Dal mercato alla guida tecnica, con la rioganizzazione della società. C’è chi giura che Trigoria verrà rivoltata come un calzino. La clamorosa storia del caso Diawara non è andata giù allo zio Dan, evidentemente non abituato a certe nefandezze amministrative di ordinaria amministrazione appunto, a certi livelli. Dolo o non dolo, la Roma perde la partita e la faccia soprattutto. Un danno d’immagine senza precedenti, ricorso o non ricorso. Un po come la Juve col caso Suarez, ma qui non si tratta di presunto illecito sportivo, sanzionabile con la sconfitta a tavolino, non paragonabile ad un fatto grave come quello di Perugia, cioè una truffa organizzata per agevolare l’acquisto di un giocatore. Punibile anche con la retrocessione in Serie B se colpevoli. Quella stessa Juve già recidiva da brutte storie tra varie farmacie e calciopoli. Quella stessa Juve che andremo ad affrontare domenica sera, quella stessa Juve che non avrà Edin Dzeko tra le sue file. Edin che invece scenderà in campo con la maglia della Roma, con la fascia di capitano al braccio. Cosi almeno dovrebbe essere salvo altri clamorosi colpi di scena, Fonseca docet.  
Quello stesso Fonseca che non lo ha schierato a Verona tra le critiche. Colpa sua, per averlo portato in panchina senza utilizzarlo, o colpa della società rea di essere al servizio della Juve, già con la macchina pronta a prelevare il bosniaco fuori lo stadio? O la colpa è di Dzeko, se è vero che è stato lui a chiedere di essere lasciato fuori, felice di andare a vestire la maglia bianconera.  Chissà. Non ci sono le prove. Ognuno la pensi come vuole. 
Da romanista sono confuso da tutte queste situazioni ingarbugliate, tra tiramolla, intrecci vari ed incrongruenze, deluso da una campagna acquisti che non decolla, specialmente per Smalling che dopo 3 mesi che aspetta non è ancora arrivato nonostante le sollecitazioni.  E qua la nuova proprietà non c’entra nulla. Non sanno neanche dove sono capitati. Si affidano a chi c’era prima per portare avanti le cose finchè loro non saranno in grado di capire di chi fidarsi e portare cambiamenti.
Fienga è un amministratore, non un conoscitore di calcio, non ha un DS a cui delegare,  peccato, e quindi si affida a procuratori, che però fanno anche i loro interessi. Stiamo cosi per ora. Vedremo se adesso Dzeko e Fonseca faranno pace per il bene di tutti, o se cosi non fosse qualcuno  già sta preparando il terreno ad Allegri e magari pianificando il futuro dirigenziale col ritorno di Totti, Boniek o chiunque altro. Chissà. 
E nulla c’entra il pareggio-sconfitta a Verona, caso Dzeko o un eventuale altra sconfitta con la Juve. La squadra non si è rafforzata. Fonseca semmai andava cambiato subito ad agosto, dopo lo strappo col Siviglia. Nuova proprietà, nuovo corso. Ma se dovessero decidere di dare un taglio adesso per portare Allegri subito significherebbe alzare l’asticella. Se Allegri accetta significa che questa volta ci sono “le condizioni”,  ossià garanzie per una società forte e di acquisti di livello.  I Friedkin sono ambiziosi e non li vedo ad accettare una stagione anonima di transizione, ma di costruzione si, provando subito ad arrivare almeno quarti.  L’importante è avere le idee chiare, prendere decisioni senza perdere più tempo. Dare la fiducia a Fonseca puublicamente oppure via subito. Per lo spogliatoio. Poi, mi aspetto un difensore centrale di esperienza ed un vice Dzeko. Un Torreira al posto di Diawara, se possibile. Portiere discorso a parte. Da affrontare presto. Comunque sia la stagione parte adesso. Forza Roma.

* Roma Club Dublino, tifoso Roma

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