Champions, clamoroso a Lisbona: il Lione di Garcia manda a casa il City di Guardiola

E’ una Champions da urlo, strana quanto volete complice il coronavirus, e dai risvolti clamorosi. Le stelle stanno a guardare, e dopo il Barcellona, peraltro sbattuto fuori dal Bayern Monaco, mina dal Cittadella, è arrivata un’altra clamorosa eliminazione a Lisbona: il Lione batte il City e stacca il biglietto per le semifinali dove incontrerà il Bayern Monaco. Ci riesce applicando un calcio magari antico, senza troppi fronzoli, ma efficace: difesa solida, ben organizzata a lasciar palleggiare gli avversari. E poi colpire, letalmente, in contropiede. Guardiola scende in campo con un 3-5-2 speculare con la novità Eric Garcia al centro della difesa. Fuori Foden con Sterling (alla 50esima partita in Champions League) e Gabriel Jesus a comporre il tandem d’attacco. Rudi Garcia non cambia la squadra che ha strappato la qualificazione contro la Juventus. E fin qui la scelta paga: il Lione lascia sfogare il Manchester City, che tiene il pallino del gioco ma non riesce a sfondare, nonostante le incursioni di Cancelo e un De Bruyne onnipresente. I mastini francesi limitano i danni e quando non ci arrivano ci pensa Anthony Lopes che riesce a superarsi. Rudi Garcia cerca di sfruttare quando possibile le ripartenze e una di esse è propizia: lancio dalla difesa di Marçal che innesca la velocità di Toko Ekambi. Il camerunese si porta a spasso Eric Garcia e serve un liberissimo Cornet che apre il piatto sinistro e mette in rete poco prima della mezz’ora. Il City riprende a giocare ma sono attacchi che vengono prontamente rimbalzati da un Lione che difende in modo compatto e ordinato. E alla fine del primo tempo mantiene il vantaggio.

La ripresa è un assedio: Guardiola inserisce Mahrez e passa al 4-3-3 che porta i suoi frutti. Il Lione si difende come può ma capitola: Sterling riceve sull’out sinistro, sterza e lascia sul posto Denayer. Assist a centro area per De Bruyne che piazza il pallone sull’angolino più lontano: 1-1. Secondo gol per il belga in questa edizione. La partita è in pugno: in un quarto d’ora gli inglesi concludono otto volte in porta e hanno un possesso palla oltre il 70%. Eppure, un altro contropiede e il Lione torna in vantaggio: Caqueret recupera una palla persa da Laporte, Aouar lancia in profondità e trova Dembélé, entrato quattro minuti prima a un contrariato Depay, che a tu per tu con Ederson va in rete: 1-2 a dieci dalla fine. Altri 8′ e ancora Dembélé raccoglie una respinta di Ederson su tiro non irresistibile di Aouar: è psicodramma per il City, Guardiola manca ancora una volta le semifinali: tre volte di fila fuori ai quarti più un’eliminazione tre anni fa agli ottavi. Il Lione trova le semifinali dopo dieci anni: allora era il canto del cigno di una squadra che aveva vinto sette campionati di fila, oggi è un incredibile moto d’oroglio di una outsider della coppa più importante, che ha l’unica possibilità di rimanere in Europa vincendo il trofeo.

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