Dalla volontà di trattenere i gioielli Zaniolo e Pellegrini, ma anche i prestiti Mkhitaryan e Smalling, ai dubbi sul futuro di Schick, Gonalons, Defrel e soprattutto Florenzi. Dagli obiettivi del prossimo mercato al rapporto con il tecnico Paulo Fonseca, “allenatore preparato e intelligente che ho dovuto aiutare quando è arrivato in un campionato nuovo”, fino alle difficoltà incontrate in questo primo anno nella capitale. Il direttore sportivo della Roma Gianluca Petrachi si racconta a 360 gradi in un’intervista concessa a Sky Sport a pochi giorni dalla ripresa del campionato dopo la lunga interruzione per l’emergenza sanitaria. “Nelle prime settimane ho notato grande voglia nei giocatori – ha sottolineato il dirigente giallorosso – mentre in questi ultimi giorni li ho visti un po’ così e ho voluto far capire a tutti che il campionato si avvicina. Del resto io difficilmente perdo un allenamento e, se devo dire qualcosa o dare un consiglio, lo faccio sempre”.
In questa prima stagione alla Roma Petrachi ha incontrato alcune difficoltà e non le nasconde. “Il fatto che mi abbiano attaccato e continuino a farlo mi ha reso ancor più intransigente – ha spiegato il ds giallorosso – Io sono una persona scomoda, non regalo niente, sono riservato. In un ambiente come Roma non è semplice, ci sono tante insidie. Se non ti prendi il caffè con un giornalista e non rispondi al telefono vieni subito attaccato. A Roma tante persone sono state spappolate: se questa società per venti anni non ha vinto nulla di importante, la ragione va ricercata anche nell’ambiente. E non sto parlando della tifoseria, che non c’entra nulla”. Petrachi sente però la fiducia della società: “Io voglio andare avanti, abbiamo fatto una grandissima semina e ora bisogna aspettare che fiorisca. Abbiamo una squadra di prospettiva: mi piacerebbe costruire una Roma più solida, più forte perché l’intelaiatura c’è, a cominciare da Dzeko”.
Per questo Petrachi è già concentrato sul mercato che partirà in ritardo, il primo settembre, vista la necessità di completare la stagione. Secondo il ds giallorosso sarà “creativo”: “I prezzi caleranno, va rivisto tutto il piano. Ci saranno tanti scambi e bisognerà fare operazioni intelligenti, furbe. Chi sbaglierà meno potrà fare ottime cose, bisognerà investire bene i soldi incassati dalle cessioni”. Tra queste potrebbe esserci Florenzi: “Ora è in prestito al Valencia, ma due club sono interessati ad acquistarlo e ci stiamo pensando”, ha ammesso Petrachi, che invece vuole trattenere a tutti i costi alcuni big. “Zaniolo emoziona i tifosi e faremo di tutto per tenerlo, anche se il mercato ti mette davanti delle difficoltà – ha spiegato il ds giallorosso – Pellegrini invece ha una clausola rescissoria ma è molto legato alla Roma: ho pochi dubbi, penso voglia portare avanti il progetto. Under? Ha un grande talento, rompe gli equilibri: è un giocatore appetitoso, vedremo cosa accadrà”.
Per quanto riguarda i giocatori in prestito, Petrachi ha spiegato di voler puntare ancora su Mkhitaryan e Smalling, mentre Kalinic resta in bilico: “Stava entrando in forma e, se dovesse fare altri 7-8 gol, le valutazioni cambierebbero”. Considerazioni importanti da fare in vista del prossimo mercato. “Dobbiamo capire anche se il Lipsia riscatterà Schick, che peraltro ha altre richieste – ha rivelato Petrachi – Stesso discorso per Gonalons col Granada e per Defrel col Sassuolo. Fin quando non avremo il quadro definitivo dei campionati, resteremo nel dubbio sulle risorse a disposizione”, ha osservato il ds giallorosso che non si è voluto sbilanciare sugli obiettivi del futuro ma ha escluso alcune piste. “Kean è un ottimo giocatore ma non rientra nei nostri piani, così come non abbiamo mai parlato con la Juventus di Rugani e Mandragora”, ha concluso Petrachi.