Mentre il mondo continua la lotta al Covid-19, il governo del calcio europeo cerca soluzioni per chiudere le competizioni col paletto di non arrivare a settembre. Il piano dell’Uefa è chiaro: dare la precedenza ai vari campionati nazionali, con la necessità di portare a termine anche Champions ed Europa League. L’ultima proposta sul tavolo, come già ribadito in precedenza, porta alla chiusura nel cuore dell’estate visto che le due competizioni continentali potrebbero chiudersi in appena tre settimane nel mese di agosto. L’indescrezione che arriva da Nyon è verosimilmente vicino alla realtà. Impossibile non chiudere la Champions e l’EL, soprattutto dopo i rinvio di Euro 2020, per evitare un dissesto finanziario senza precedenti. Ma il programma deve seguire uno sviluppo lineare da parte dei campionati nazionali che dovranno riprendere il cammino interrotto non oltre la prima settimana di giugno. Ovviamente a porte chiuse, in rigorosa diretta tv aperta a tutti. Ceferin ci crede e batte il tasto nella consapevolezza che sia l’unica strada percorribile.
La Champions potrebbe svilupparsi attraverso tre canali con final eight o final four o addirittura con gare secche. Nessuna ipotesi viene scartata. Intanto ci sono da giocare i ritorni degli ottavi, Juventus-Lione, Manchester City-Real Madrid, Bayern Monaco-Chelsea e Barcellona-Napoli, poi si deciderà, compresa l’idea della final eight. Suggestiva l’ipotesi con gare secche fino alla finale, o in una città prescelta, o nella stessa Istanbul, sede originaria della finale. Tutte le squadre resterebbero concentrate in quest’unica sede, e così pure gli operatori al seguito, media compresi. Tutti verrebbero sottoposti a controlli sanitari e alle relative misure di sicurezza. La città prescelta dovrà avere la capacità di ospitare un torneo di questo tipo e non essere tra quelle maggiormente colpite dal Covid-19. L’importante è finire la stagione per poter ripartire senza falle verso la nuova stagione, quella che immetterà sull’Euro2020 che andrà a giocarsi tra giugno e luglio 2021. Poi la Uefa dovrà provvedere alla definizione del tabellone dell’Europeo con i play off per assegnare gli ultimi posti. Quelle che mancano, sono le date, perché sempre nel 2021, si giocheranno le qualificazioni al mondiale del 2022 in Qatar. Finire il prima possibile significherebbe avere margini di manovra. Per questo, il calcio europeo vuole e deve ripartire. Se ne saprà di più, anche se non verranno prese decisioni definitive in attesa che autorità sanitarie e politiche diano le rispettive indicazioni, dopo il Comitato Esecutivo della Uefa in programma il 23 aprile.