Si chiude un ciclo, se ne apre un altro: avanti con Gattuso per il bene del Napoli

Maurizio Carfizzi *

È finita, finalmente. Carlo Ancelotti non è più l’allenatore del Napoli.
Alla fine dei conti, il Sig. Ancelotti è stato purtroppo, e sottolineo purtroppo, un autentico fallimento per la SSC Napoli. Ha depapeurato una rosa, anziché valorizzarla come voleva il Presidente, non ha dato uno straccio di identità di gioco alla squadra, e avallato e confermato scelte di mercato alla fine rivelatosi infauste ( almeno finora).
Che Sarri si sia rivelato un ominicchio è fuor di dubbio, come è altrettanto fuori di dubbio, che come gioco il Napoli di Sarri sia stato superiore a quello di Ancelotti e che avrebbe meritato un paio di scudetti sul campo.
Fino a gennaio Ancelotti ha campato di rendita con il meccanismo perfetto oliato da Sarri. Dal 26 dicembre in poi con la sconfitta di Milano, la cessione di Hamsik e la tarantella su Allan al PSG, ha cominciato a perdere la barra. Da gennaio ad oggi siamo crollati sotto tutti i punti di vista, da quello tecnico a quello atletico ( Ancelotti complice anche dell’addio di De Nicola, non dimentichiamo). Il secondo posto dello scorso anno è ancora eredità di Sarri, non dimentichiamo. Probabilmente se nn avesse fatto turnover esagerato, il Napoli avrebbe potuto lottare anche oltre il mese di gennaio, quando abbiamo mollato dopo partite disastrose come quella di San Siro in Coppa Italia. Se poi mi diciamo che ha valorizzato Maksimovic ed Ounas…e se James sarebbe stato indispensabile (un giocatore eternamente infortunato…) non c’è altro da dire. Fortunatamente e con ritardo De Laurentiis ha rimandato a Vancouver il sig. Ancelotti, insieme al figlio e al genero, che speravano di svernare a Napoli. Adesso è il turno di Ringhio. Avanti Gattuso, siamo tutti con te.

* ex calciatore, tifoso Napoli

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