Domani Juve-Milan. Sarri non si fida: “Sarà una gara tosta”, mentre Pioli insegue la svolta della stagione

Andrea Riccardi

TORINO Da una parte la capolista del campionato, da otto anni campione d’Italia di fila, dall’altra un Milan alla ricerca di una giusta identità dopo un inizio totalmente fallimentare. E domani sera, nel posticipo dello Stadium – ore 20.45, eccole faccia a faccia. Sarri, nonostante tutto, non si fida di questo Milan. “Il Milan è una buona squadra, non ha fatto una buona fase iniziale di stagione ma nella singola partita può fare bene. Dovremo giocare con un’intensità difensiva diversa e bisognerà stare in campo in maniera leggermente diversa rispetto all’ultima partita”. I rossoneri stanno vivendo un’annata complicata, il cambio d’allenatore non ha ancora sortito gli effetti sperati ma domani allo Stadium il tecnico della Juve si aspetta una gara complicata. Ottimismo su De Ligt, per quanto riguarda Ronaldo “ieri era con i fisioterapisti, vediamo domattina nell’ultimo allenamento come sta. So per certo che non ha niente di grave, solo un piccolo dolore al ginocchio che durante la partita lo squilibra dal punto di vista degli appoggi”. Cinque vittorie su otto per la Juve sono arrivate dopo avere pareggiato nei primi 45 minuti e questo per Sarri “è un limite e una forza. La squadra non è ancora in grado di disintegrare o chiudere le partite, ed è un limite. La forza sta nel fatto che fino alla fine cerca e vuole la vittoria, e spesso è riuscita a trovarla. Direi che è un limite di mentalità e una forza caratteriale. Ma ci sono i margini di crescita dal punto di vista individuale, e se crescono 3-4 singoli può crescere la squadra”. Sarri si aspetta anche qualcosa di più dal punto di vista tattico, anche per questo giocatori come Ramsey o Bernardeschi vengono ritenuti per ora più adatti per il ruolo di trequartista (“abbiamo bisogno in quel ruolo di un giocatore che ci dia equilibrio”) mentre Bonucci è costretto a fare gli straordinari. “La Juve ha bisogno di lui e gli viene richiesto un sacrificio enorme. Spero di farlo riposare in futuro, il prima possibile, ma in questa prima fase della stagione è determinante per noi”. All’allenatore bianconero chiedono anche del caso Napoli. “A 600-700 chilometri di distanza non ho la presunzione di capire fino in fondo quello che può essere successo. Ma ci sono lì personaggi di grande rilievo e sono sicuro che il mister e il direttore sportivo sapranno risolvere qualsiasi situazione. Problemi interni per Napoli e Inter? Ogni problema che si innesca può avere risvolti positivi o negativi. Talvolta una bella discussione o una situazione da risolvere cementa i gruppi. Non è detto che quello che dall’esterno venga visto come negativo sia negativo. Dire poi che l’Inter ha problemi, parlando di una squadra che ha fatto 28 punti, mi sembra eccessivo. Mi sembra una squadra in buona salute”.

Sul fronte Milan, non convocati Kessie e Borini mentre Suso “sta bene ed è pronto”, rassicura Stefano Pioli, convinto di andarsi a giocare le sue chance a Torino. “Le partite iniziano sempre 0-0, si gioca 11 contro 11 – ricorda il tecnico rossonero – Sappiamo che abbiamo di fronte una grande squadra ma dobbiamo giocare a testa alta. Solo nelle prime due partite del campionato la Juventus ha fatto fatica. Ora è una squadra completa: ha qualità, ha fisicità, sa attaccare e sa soffrire. Hanno anche loro però dei punti deboli, dobbiamo esser bravi noi a colpirli dove possibile”. Pioli ammette che “quattro punti conquistati nelle ultime 4 gare sono pochi. Dovevamo averne qualcuno in più. Questo deve procurarci rammarico ma anche spronarci a far meglio. Abbiamo pagato a caro prezzo alcuni errori. Ci servirà come esperienza, per crescere e per provare a fare una grande partita domani, giocando con un livello tecnico più alto rispetto alle ultime sfide. Con più precisione e meno errori possiamo far bene”. Fare risultato con la Juve potrebbe cambiare volto alla stagione del Milan. “Serve di certo una svolta. Dobbiamo fare tanti punti, siamo in ritardo in classifica. A livello mentale far bene domani sera sarebbe molto importante: dobbiamo lottare, combattere e non arrenderci mai. La difesa a tre? Gli allenamenti si fanno per provare delle situazioni. E’ una possibilità, vedremo domani”. Chiusura sulle voci dagli Usa che danno Ibrahimovic di ritorno. “E’ un grande giocatore, un grande professionista, punto: è presto per parlare di mercato”.

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