Stefano Sale *
Romero suona come un gioco di parole, come dire “c’era una volta la Roma”. La beffa dell’attaccante genoano al 90esimo ci toglie quasi ogni speranza di finire quarti. Romero è un giocatore piuttosto basso rispetto al metro e 90 di Fazio, Nzonzi e Schick. Eppure, saltando con Schick ha preso la palla prima. Con Mirante che sbaglia l’uscita. Poi, il modo maldestro con la quale la Roma ha regalato il calcio d’angolo che ha portato al gol. Vecchie abitudini, vecchie storie. Incredibile. Il Genoa è una squadra modesta ma ci ha messo grinta e determinazione, cosa che è mancata a noi. Un passo indietro. Approccio sbagliato. Roma assonnata, come se non ci fosse niente in palio. Schick irritante da quando è entrato, fuori campo per un colpo al naso, poi la sua incapacità di fare qualsiasi cosa, anche semplice, tenere una palla o contrastare. Quaranta milioni buttati? Adesso c’è una possibilità concreta. Ma tutta la squadra non ha giocato bene. Prestazione molto deludente dagli uomini di Claudio Ranieri. Con l’Atalanta che vola e con l’Inter davanti, ormai serve un miracolo per giocare la Champions il prossimo anno. E forse questo è il risultato finale, ciò che la Roma merita davvero quest’anno. Non all’altezza. E forse non all’altezza per attirare un allenatore come Conte. Vedremo. Chiunque verrà la prossima stagione, la Roma ha bisogno di un cambiamento radicale da cima a fondo. Ora, la Juve. Vediamo se i giocatori ci credono ancora. Ma guai a mollare. Anche se è difficilissimo. Fino alla fine. Forza Roma.
* Roma Club Dublino, tifoso Roma