Si aspettava di più da se stesso e dalla squadra. Non è ancora tempo per i bilanci definitivi, anche perchè la speranza di chiudere bene e centrare almeno uno degli obiettivi non si è definitivamente spenta. In sintesi questo il pensiero di Edin Dzeko che emerge dall’intervista che l’attaccante bosniaco ha rilasciato all’AS Roma Match Program prima della gara di domenica contro la Juventus. Proprio contro i bianconeri arrivò la prima rete dell’ex Manchester City in giallorosso. “Emozioni indescrivibili. Il mio primo gol in un nuovo calcio…non so descriverle…tante emozioni mischiate. E’ un gol che non dimenticherò mai”. Ora, però, è tempo di parlare di presente, magari facendo un passo indietro per tornare al passato recente e all’ultimo pareggio in casa del Genoa con i rossoblù che hanno pareggiato al 91° riducendo le speranze Champions della Roma. “Sicuramente quel gol ha complicato tutto – ammette Dzeko -. Siamo delusi perché abbiamo sofferto per fare il gol e prendere l’uno a uno all’ultimo, su calcio d’angolo, non può succedere perché abbiamo perso due punti importantissimi”.
C’è anche stato l’enorme rischio di uscire dal Ferraris a mani vuote, visto che Sanabria al 96° si è fatto respingere un rigore da Mirante. “Sicuramente non era lo stesso perdere o pareggiare. Dobbiamo ringraziare Antonio e speriamo che il punto possa davvero fare la differenza alla fine, ma per me sono due punti persi”. Ed è già successo tante volte di prendere gol nei minuti di recupero, lo dimostrano i numeri che dicono che la Roma sarebbe terza in classifica senza le reti subite in extremis. “Però non siamo terzi. Si giocano sempre più minuti oltre al 90° e bisogna essere concentrati fino alla fine, fino a quando l’arbitro fischia”. Genoa alle spalle, domenica arriva la Juventus che da quando ha messo al sicuro l’ottavo scudetto consecutivo non ha più vinto pareggiando con Inter e Torino. “È sempre una sfida importante Roma-Juventus, anche per loro, con molti stimoli. Ronaldo punta a vincere la classifica marcatori. Nel campionato italiano nessuno ti regala niente, ma noi da qui alla fine dobbiamo fare 9 punti e poi vediamo”. La Roma giocherà dopo le rivali impegnate nella corsa Champions. “Non so se un vantaggio o uno svantaggio. Cambia poco. Noi dobbiamo vincere e basta”.
Per Dzeko la favorita per un posto nella massima competizione europea è “Sicuramente l’Atalanta che sta tre punti avanti. Anche se la squadra di Gasperini dovesse perdere in casa noi dobbiamo vincere altrimenti serve a poco. Ci sono tante partite che vorrei rigiocare in questa stagione…forse in Champions League quella in casa del Porto più di ogni altra. In campionato invece giocherei di nuovo il secondo tempo a Bergamo: se avessimo portato a casa la vittoria ora avremmo una classifica diversa”. Non è andata così e anche con Ranieri la squadra non ha trovato il ritmo giusto per stare stabilmente tra le prime 4. “Sicuramente in questa stagione abbiamo preso troppi gol. Ranieri ha voluto lavorare su questo aspetto e in difesa siamo andati meglio. Io penso che non dipenda dall’allenatore, ma siamo noi che dobbiamo sempre attaccare e difendere tutti insieme”. Per lui finora 37 presenze, 13 gol e 10 assist. “No non sono contento della stagione. Doveva andare meglio sia per me che per la squadra. Purtroppo non si può cambiare il passato. Dobbiamo dare tutto per arrivare in Champions, ma non sarà facile perché abbiamo lasciato troppi punti per strada”.
Quarta stagione e 86 gol in giallorosso che gli permettono di essere all’ottavo posto nella classifica marcatori della storia del club. “Sì però non ho vinto niente. È un po’ strano quando fai la storia e non vinci. Avremmo dovuto fare meglio e in quattro anni vincere qualcosa – il rimpianto di Dzeko -. Quest’anno avremmo dovuto fare di più in Coppa Italia visto che la Juve è stata più forte in campionato. Non ci siamo riusciti e io sono il primo ad essere deluso”. Non è da escludere una sua possibile partenza a fine stagione, Dzeko non parla di mercato, ma ci tiene a sottolineare: “Ho sempre detto che sono contento qui e a Roma la mia famiglia si trova bene. Roma rimarrà sempre importante per me anche quando finirò con il calcio. Il ricordo più bello? Sicuramente la gara contro il Barcellona, non posso dire niente altro. Una serata incredibile e meravigliosa”. Ultime battute ancora sulla Champions. “Dobbiamo crederci, se non ci crediamo noi è dura. Dobbiamo provare a fare 9 punti altrimenti non ci sono speranze. Nel calcio può succedere tutto, lo abbiamo visto ancora una volta con quello che ha fatto il Liverpool in Champions. Nel calcio non si deve mai dire non può succedere”.