La Roma soffre, non è brillante, gioca una partita in tono minore, ma alla fine passa al Benito Stirpe e porta a casa tre punti d’oro nella corsa alla Champions. L’acuto di Dzeko nel finale piega il Frosinone e toglie le castagne dal fuoco. Finisce 3 a 2 per i giallorossi che si aggiudicano un match insidioso e ostico. La sblocca Ciano complice l’errore di Olsen dopo appena quattro minuti. Nel giro di un minuto a cavallo della mezz’ora, la ribaltano Dzeko e Pellegrini. Nella ripresa Pinamonti dialoga egregiamente con Ciano e pareggia i conti. Quando il finale sembra scritto, arriva il guizzo che non ti aspetti. El Shaarawy serve Dzeko ed il canto del Cigno di Sarajevo risuona all’ultimo secondo. I giallorossi mostrano ancora dei limiti in fase difensiva sbagliando varie letture, mancando nel dinamismo non essendo fluidi nella manovra e nella costruzione di gioco: poche idee. Aspetti che vanno rivisti per il doppio impegno derby-Porto. Da salvare c’è sicuramente la lucidità nel crederci fino alla fine.
Le scelte Di Francesco si affida al 4-2-3-1 schierando Olsen tra i pali; in difesa spazio a sorpresa alla coppia Manolas-Marcano con Santon e Kolarov terzini; la zona nevralgica è occupata da De Rossi e Nzonzi; alle spalle di Dzeko il trio Perotti-Pellegrini-El Shaarawy. Baroni risponde 3-5-2 consegnando le chiavi dell’attacco al tandem Ciofani-Ciano; a centrocampo c’è l’ex Viviani.
Roma di rimonta I padroni di casa partono con il piglio giusto assumendo fin dalle prime battute un atteggiamento aggressivo. I giallorossi invece faticano terribilmente a costruire geometrie adeguate. Nzonzi sbaglia passaggi che diventano sanguinosi. Ciano infatti è lesto nell’approfittarne sfoderando il suo solito mancino dalla distanza. Risultato? Olsen sbaglia completamente l’intervento e i gialloblù vanno in vantaggio. I capitolini effettuano letture errate in fase difensiva ed è ancora Ciano a rivavarsi una buona occasione. Il Frosinone si posiziona diligentemente in campo e la Roma per eludere le marcature, velocizza il palleggio. Sportiello compie un miracolo su El Shaarawy. Le difficoltà giallorosse sembrano persistere ma nel giro di un minuto il risultato viene capovolto. Dormita clamorosa di Goldaniga, anticipo di Dzeko ed esecuzione fulminea sul primo palo. Pareggio ristabilito. Nell’azione successiva, i ciociari perdono un brutto pallone a centrocampo. El Shaarawy la piazza, Sportiello la tocca ma Pellegrini sul secondo palo ribadisce in rete. La Roma dopo tanta sofferenza iniziale riesce a ribaltare il risultato.
Ritmi blandi La ripresa si apre con i ritmi che faticano ad alzarsi. La Roma gestisce il gioco senza troppe pressioni da parte dei padroni di casa. L’indice di Baroni accenna qualche ripartenza non imprimendo però il giusto brio. Di Francesco si accorge della bassa intensità e decide di inserire nella mischia Cristante e Zaniolo rispettivamente per Nzonzi e Perotti.
Il canto del cigno Cambi anche per i gialloblù: dentro Pinamonti per Ciofani. L’ex Inter ha subito una ghiotta opportunità. Chibsah (tra i migliori dei suoi) si impone e fa scattare il contropiede. Zampano effettua un bell cross ma Pinamonti manca l’impatto. Arrivano altre sostituzioni. Dentro Trotta e Fazio per Manolas infortunatosi nello scontro con Molinaro. La Roma sembra saper gestire il risultato ma arriva una scossa letale. Altra ripartenza dei ciociari che si muovono bene tra le linee e danno al via ad un’azione fulminea. Pinamonti apre bene per Ciano che attende il momento giusto e invece di calciare serve ancora Pinamonti. Il numero 89 è spietato e batte Olsen pareggiando incredibilmente la partita. Nel finale le squadre si aprono. Il Frosinone propone numerose ripartenza e la Roma rischia. Dzeko è decisivo all’ultimo istante ottimizzando il delizioso servizio di El Shaarawy (lanciata da De Rossi). La Roma soffre ma alla fine la spunta all’ultimo respiro. Decisivo Dzeko.
Frosinone-Roma 2-3 (fotoservizio Gino Mancini)
