Nations League, domani Italia-Portogallo. Mancini: “Il nostro obiettivo è l’Europeo”

Massimo Ciccognani

MILANO Italia aggrappata alla speranza, a se stessa e alla Polonia che all’ultimo turno di Nations League affronterà il Portogallo. Per vincere il girone, gli Azzurri dovranno piegare domani sera a San Siro i lusitani con due gol di scarto e sperare che i polacchi non perdano l’ultima contro la formazione di Fernando Santos. Speranza. Ma intanto domani sera non sono ammesse repliche, per cui all’Italia servirà solo vincere e con due gol di scarto per continuare a sperare. “Ci piacerebbe andare alla final four, è chiaro. Nelle prime partite dovevamo dare possibilità ai ragazzi giovani di giocare partite importanti come quella in Portogallo, anche facendo errori. Se non gioca mai, per un giovane, diventa difficile. Il nostro obiettivo è l’Europeo, bisogna pensare che a distanza di due anni ci sono ragazzi giovani con più partite nel proprio bagaglio”.  E’ chiaro che bisognerà attendere l’esito di questa sfida, ma già un bilancio di questo inizio sulla panchina azzurra Mancini lo può trarre. “Mi sono trovato benissimo, sono felice di questa scelta. All’inizio è stato difficile, soprattutto per la mancata qualificazione ai Mondiali. Il morale era sotto i tacchi, ma ho trovato un gruppo che aveva voglia di fare. Ci vuole pazienza, miglioriamo di gara in gara, ma nessuno ha la bacchetta magica. Ci sono 50 milioni di persone che vogliono che tu vinca, è normale la pressione, ma l’esperienza me la sono fatta in questi anni. Domani ci saranno oltre 70 mila persone, San Siro risponde sempre alla grande per la Nazionale”.  E anche i giovani stanno crescendo bene. “Se uno è bravo arriva, quindi se ci sono stranieri forti anche i giovani migliorano. Abbiamo una buona generazione di ragazzi di 18-20 anni, hanno bisogno di giocare, non è giusto siano in B e in C. Per noi è importante conoscerli, lavorarci tutti i giorni è importante. Poi abbiamo qualche giocatore di esperienza e li fanno crescere. Abbiamo un buon serbatoio per il futuro”. Eppure questo stadio, San Siuro, ricorda momenti difficili, la mancata vittoria con la Svezia e l’eliminazione dal mondiale. Ma adesso sembra un’altra nazionale, quasi rinata. “La Nazionale non è mai morta, mi ricordo bene le due partite, la Nazionale meritava di andare avanti. Il calcio è questo, è capitato a tutte le Nazionali. L’anno scorso è capitato alla nostra, per noi andare al Mondiale è molto importante. Ci siamo rimboccati le maniche, ma credo che la strada sia abbastanza lunga”. Quasi certo, anche se Mancini non lo dice, che al centro dell’attacco ci sarà Ciro Immobile. “Non ho ancora deciso tra lui e Berardi, abbiamo ancora 24 ore, decidiamo domani, ma Immobile ha molte chance di partire dall’inizio. Lui gioca nel club in una maniera diversa, però una qualità ce l’ha ed è importante: fa gol. Noi stiamo cercando quelli, alle volte giochi senza attaccanti e fai 2-3 reti. In area di rigore ha qualità molto importanti, lui è avvantaggiato”. Jorginho e Verratti in mezzo, un’idea piacevole. “Hanno giocato insieme solo 4 partite, tra infortuni e convocazioni tardive. Sono bravi tecnicamente, si capiscono bene. Più giocheranno insieme e più progrediranno”. Venduti 73mila tagliandi, San Siro c’è. “Milano ha sempre risposto bene alla Nazionale. Poi la mia speranza è che sia piaciuta di più per le ultime partite, spero che vogliano vederla dal vivo”. Intanto c’è da superare questo Portogallo che anche a Milano sarà privo della sua stella Cristiano Ronaldo. “Il Portogallo ha Bruma e Bernardo Silva che sono straordinari, per questo sono campioni di Europa. Sono e restano una grande squadra, soprattutto per il gioco che attua, ha calciatori straordinari in fase offensiva. Credo che sarà bellissima anche senza Cristiano, anche se ci sarebbe piaciuto fosse stato in campo”. Intanto è chiaro che contro gli Usa in amichevole, sarà un’Italia più sperimentale. Torna a casa Romagnoli, infortunato. Ma non solo. “Dopo questa partita arriveranno due giocatori dell’Under 21, Kean e Mancini, e si aggregherà anche Acerbi al posto di Romagnoli, mentre torneranno a casa anche Jorginho, Chiellini, Insigne e Florenzi”.

Si gioca domani alle 20.45 a  San Siro: queste le probabili formazioni

Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Biraghi; Verratti, Jorginho, Barella; Chiesa, Immobile, Insigne.

Portogallo (4-3-3): Rui Patricio; Cancelo, Fonte, Rubén Dias, Mario Rui; Rubén Neves, William Carvalho, Bernardo Silva; Pizzi, Andrè Silva, Bruma.