Dybala e Matuidi stendono un remissivo Bologna e la Juve piazza il 7 su 7 in stagione. All’Allianz Stadium il domino juventino è netto. Evidente la differenza tecnica e tattica tra le due squadre. In casa bianconera possono essere soddisfatti della prova offerta dalla Joya. Dybala infatti fa il Dybala ed i risultati si vedono in campo. Oltre a esibire alcuni dei suoi guizzi e a sbloccare la partita, l’argentino è più volte applaudito dallo Stadium per la tenacia mostrata in alcuni recuperi. Segno tangibile della sintonia tra i tifosi ed il numero 10. Poter contare sull’imprevedibilità di Dybala, è senza alcuna ombra di dubbio un valore aggiunto, soprattutto in campo europeo ed in vista del duello Scudetto contro il Napoli. Raddoppia i conti Matuidi. Va aperta per il campione del Mondo una piccola parentesi. Il tuttocampista francese è sempre più al centro del progetto tattico. La sua duttilità e la sua spiccata e sapiente lettura delle varie dinamiche, garantiscono quel prezioso equilibrio che le grandi squadre hanno l’obbligo di avere nel DNA per colmare i vuoti difensivi lasciati dai campioni. Da aggiungere a questi ingredienti, i fulminei inserimenti che spesso conducono alla via del gol. Ronaldo rimane a secco ma scalda i motori in vista del Napoli con tocchi in alcune circostanze d’alta scuola. Allegri opta per il vecchio ma sempre affidabile 3-5-2 condito da scelte peculiari: Perin fa il suo esordio tra i pali; in difesa si rivede Barzagli (alla duecentesima presenza in A con i bianconeri) accanto a Bonucci e Benatia; sugli esterni spazio a Cuadrado a destra con Cancelo a sinistra; sulla mediana ci sono Bentancur-Pjanic-Matuidi; davanti la coppia stellare composta da Dybala e ovviamente da Cristiano Ronaldo. Modulo a specchio per Inzaghi ma con un’impronta ben differente: squadra compatta e corta e densità sulla mediana. Le chiavi offensive vengono consegnate a Dzemaili che ha il compito di guidare l’attacco pesante formato da Falcinelli e Destro. Fin dalle prime battute, la trama della partita è chiara. La Juventus applica una notevole aggressività a cui si aggiunge una pressione asfissiante. Neanche il tempo di avere una timida reazione, che i rossoblu subiscono la potenza bianconera. Due colpi in rapida successione portano i padroni di casa in vantaggio. Ritrova il gol Dybala, abile nello sfruttare l’esecuzione di Matuidi respinta da Skorupski. Il turno del campione del mondo arriva poco dopo. Pallone recuperato da Bentancur che da il via libera ad un’azione avvolgente quanto letale: cross della Joya, Ronaldo ci arriva mettendola in mezzo, inserimento fulmineo di Matuidi che raddoppia. Secondo assist confezionato dal portoghese in Serie A. Il calcio ed il fraseggio juventino supera di gran lunga quello dei felsinei, storditi e demoralizzati dalla forza avversaria. CR7 vuole timbrare il cartellino e ci prova a più riprese sfoderando il tiro a giro e finte ubriacanti. Skorupski in qualche modo respinge. Dal nulla arriva un’opportunità se cosi vogliamo definirla, per la squadra di Inzaghi. Su un recupero sulla mediana complice l’incomprensione tra Pjanic e Benatia, scatta il contropiede condotto da Falcinelli. L’ex Crotone cerca il colpo da bigliardo ma la sua conclusione non è precisa. La Vecchia Signora amministra tranquillamente il gioco, imprimendo il ritmo che più le conviene. Nella ripresa la musica non cambia. La qualità della Juventus continua ad essere indiscussa ed il Bologna appena prova ad alzare il baricentro, perde il pallone rischiando tantissimo. C’è spazio per Emre Can, l’ex Liverpool entra al posto di Pjanic. Il tedesco contribuisce a far girare il pallone infondendo brio alla zona nevralgica. Altro cambio fuori Cuadrado e dentro Bernardeschi, sempre più nel cuore degli juventini. Ovazione anche per Barzagli, il difensore lascia spazio ad Alex Sandro. Occasione per CR7, ma il portoghese viene pescato in fuorigioco. Finisce 2 a 0, la Juventus centra il 7 su 7 in stagione. Testa ora al big match contro il Napoli, il duello scudetto della scorsa stagione.
