Supercoppa. Allegri e Buffon: “Conta solo vincere”

di MASSIMO CICCOGNANI

DOHA (Qatar) Domani ne fa seicento in bianconero. Una vita o giù di lì. Gigi Buffon è sereno, ma continua a guardare oltre. “Mi fa piacere – dice il portiere e capitano bianconero – che qualcuno conti per me le presenze e mi renda partecipe di questi traguardi che ovviamente mi rendono felice, ma penso anche che non sarà l’ultima perché ho ancora qualcosa da dare a cominciare da domani quando ci sarà in palio un trofeo che dobbiamo fare di tutto per vincere”. Le motivazioni non gli mancano. “Non c’è bisogno di andarle a trovare perché il solo sapere di andare a giocare una partita di questo livello, peraltro senza appelli, fa si che le motivazioni si mantengano alte. Con la Supercoppa ho sempre avuto un buon feeling e proprio per questo ricordo spesso che proprio qua a Doha ho perso con il Napoli e quella sconfitta mi brucia ancora ed è per questo che ho tanta voglia di vincerla”. Cosa ti preoccupa del Milan, magari l’entusiasmo della gioventù rossonera? “Rispettiamo il Milan con i quali abbiamo già pagato dazio a Sans Siro e che in passato ci ha sempre reso le cose difficili. I giovani e il loro entusiasmo è un altro pericolo, per questo dobbiamo essere concentratissimi”. Vincere è un obbligo per non finire sulla graticola. “Sapere che la critica sta sempre col fucile puntato mi stimola e pure molto, la consapevolezza di dover vincere per non essere aggrediti al primo errore, e poi quando giochi in una grande squadra, le critiche non debbono mai mancare”.
Allegri si presenta col suo solito sorriso, battutine all’ingresso in sala stampa anche per stemperare la tensione. “L’umiltà è fondamentale. In una finale – ha detto Max – i valori si azzerano e soprattutto la storia ci dice che Juve-Milan è sempre stata una partita equilibrata. Prevedo una partita complicata. La sconfitta di Milano in campionato ci ha insegnato che è bastato un errore in fase difensiva per perdere. Domani sarà dura e credo che sarà decisa dagli episodi”. Sulla formazione Allegri ha aggirato l’ostacolo. “Dipende da tanti fattori. Lichsteiner e Pjanic sono recuperati ma vedremo meglio domani mattina. Davanti potrei schierare anche Higuain, Dybala e Mandzukic ma solo se non gioca Pjanic e comunque sarà una sfida da 90-120 minuti per cui chi entra dalla panchina avrà una grande valenza. Ripeto, non sarà facile – conclude Allegri – ci sarà da soffrire ma ci siamo abituati”.

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