Anoir Assou
Il Derby della Madonnina premia il Milan di Massimiliano Allegri che vince 1-0 grazie al tap-in di Pulisic e supera l’Inter in classifica, issandosi al secondo posto agganciando il Napoli alle spalle della Roma. Per i nerazzurri, invece, arriva l’ennesimo ko in uno scontro diretto: sono ormai circa 18 mesi che l’Inter non riesce ad imporsi in un big match, un dato che continua a pesare nella lettura del loro percorso in campionato.
La partita segue fedelmente il copione previsto alla vigilia. L’Inter prova a comandare il gioco, alzando il pressing ma senza quella furia che aveva contraddistinto altre uscite recenti; il Milan, compatto e ordinato, aspetta il momento giusto per ripartire, forte della struttura voluta da Allegri. Nel primo tempo la differenza la fa solo la porta: dominio territoriale nerazzurro, due interventi monumentali di Maignan su Lautaro e Thuram e due legni colpiti, a testimoniare un’Inter viva ma poco lucida nel finalizzare. Il Milan, pur organizzato e brillante nelle transizioni, crea poco.
La ripresa comincia sulla stessa falsariga, finché il derby non si spacca nel modo più prevedibile ma anche più crudele per i nerazzurri: ripartenza rossonera con Saelemaekers che si accentra e calcia: Sommer respinge male e Pulisic – ancora una volta decisivo nei momenti che contano – insacca da distanza ravvicinata. È il gol che decide la serata.
L’Inter avrebbe l’occasione per rimettere tutto in equilibrio quando Pavlovic stende Thuram in area, ma Calhanoglu tradisce il proprio ruolo abituale di specialista dal dischetto e si fa ipnotizzare da Maignan. Secondo rigore decisivo parato dal francese dopo quello a Dybala. La squadra di Chivu continua a spingere, produce altre situazioni interessanti, ma l’inerzia è ormai dalla parte del Milan, solido e maturo nel gestire la fase finale. A fare la differenza, ancora una volta, è l’esperienza di Allegri: il tecnico rossonero incarta la partita sul piano mentale e tattico, mentre Chivu – pur mantenendo idee chiare e un’identità riconoscibile – paga la mancanza di malizia nei momenti decisivi. Il derby va al Milan, e per l’Inter resta una serata di rimpianti.






